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Fiuggi: domenica 10 agosto i riflettori accesi sul Borgo. Il Cantico delle Creature e la performance “Esodo”

L’idea è di Pietro Benezzi, la voce è quella dell’attore Luca Simonelli, il clarino è suonato da Woodward Twitchell-Tripp e il coro è agito dai cantori della Vexilla Regis della Confraternita del SS. Sacramento e dell'Immacolata di Fiuggi.

L’idea è di Pietro Benezzi, la voce è quella dell’attore Luca Simonelli, il clarino è suonato da Woodward Twitchell-Tripp e il coro è agito dai cantori della Vexilla Regis della Confraternita del SS. Sacramento e dell'Immacolata di Fiuggi.

L’appuntamento è per domenica 10 agosto, alle ore 21,30, nel centro storico di Fiuggi a ridosso dell’antico Ghetto Ebraico. Di scena “Il Cantico delle creature” di Francesco di Assisi, il primo documento letterario scritto in lingua volgare italiana. L’appuntamento fa parte del calendario de “L’Estate del Borgo” promosso da FiuggiPlateaEuropa. Il Cantico delle Creature (Canticum o Laudes Creaturarum), anche noto come Cantico di Frate Sole, è il testo poetico più antico della letteratura italiana che si conosca. Ne è autore Francesco d'Assisi e, secondo una tradizione, la sua stesura risalirebbe a due anni prima della sua morte, avvenuta nel 1226. È comunque più probabile che, come riportano le biografie di Francesco, la composizione sia stata scritta in tre momenti diversi. Il Cantico è una lode a Dio che si snoda con intensità e vigore attraverso le sue opere, divenendo così anche un inno alla vita; è una preghiera permeata da una visione positiva della natura, poiché nel creato è riflessa l'immagine del Creatore: da ciò deriva il senso di fratellanza fra l'uomo e tutto il creato, che molto si distanzia dal contemptus mundi, dal distacco e disprezzo per il mondo terreno, segnato dal peccato e dalla sofferenza, tipico di altre tendenze religiose medioevali. La creazione diventa così un grandioso mezzo di lode al Creatore. La storia della fortuna letteraria del Cantico, ovvero della sua opinione e valutazione critica, coincide con il concetto stesso di Storia della letteratura italiana. Fino al Settecento, infatti, Francesco non venne mai letto in chiave poetica e il Cantico non venne considerato un'opera d'arte. È solo con la nascita della scienza storiografica, fine XVIII, primo XIX secolo, e con gli ideali romantici delle radici popolari della poesia, che l'opera venne rivalutata dalla tradizione critica e filologica. L'idea dunque del Cantico come prima opera della letteratura italiana, nasce quindi con il romanticismo e privilegia una concezione sociologica, e non solo retorica, dell'opera letteraria. Un’occasione per visitare l’antico Borgo di Anticoli è data anche dall’installazione di Rachele La Candia che per tutta la giornata, allontanando finalmente le macchine, guiderà, con l’aiuto di centinaia di scarpe disseminate per vicoli e piazzette del Ghetto, i turisti in un “Esodo” suggestivo e altamente simbolico.

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