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Frosinone, brochure Lazio all’Expo Amata: “troppe inesattezze, così non si promuove il territorio”

Si parla così tanto dell’importanza di promuovere le ricchezze enogastronomiche del territorio, di utilizzare tutte le occasioni utili per fare da vetrina ai nostri prodotti, soprattutto sfruttando l’occasione dell’Expo e poi si commettono errori...

Si parla così tanto dell’importanza di promuovere le ricchezze enogastronomiche del territorio, di utilizzare tutte le occasioni utili per fare da vetrina ai nostri prodotti, soprattutto sfruttando l’occasione dell’Expo e poi si commettono errori clamorosi come quello in cui è incappata la Regione Lazio che ha dato alle stampe la brochure “Lazio eterna scoperta”, attualmente in distribuzione proprio alla kermesse milanese e infarcita di inesattezze e imprecisioni”. Lo dichiara il vicepresidente della Provincia di Frosinone Andrea Amata.

“Come riportato sulla stampa in data odierna – argomenta Amata – è variegata la gamma di errori che caratterizza il materiale che ci dovrebbe rappresentare all’Expo e che dovrebbe fare da traino ad uno dei settori più in crescita del nostro comparto produttivo, ossia l’enogastronomia. Ma se le premesse sono queste, non sarà di molta utilità e si rivelerà in un utilizzo errato delle pubbliche risorse”.

“Anche per la provincia di Frosinone ci sono gravi inesattezze: dall’acqua di Fiuggi collocata a Nepi, al pane di Veroli attribuito a Formia. Non sembra dunque il migliore modo per promuovere il Lazio”.

“A meno che – conclude il vicepresidente della Provincia – il curatore, prima di realizzarlo, non abbia fatto un consumo assai sostanzioso di Cesanese o Cabernet, per esempio, apprezzandone la bontà. In questo caso solamente, un ottimo spot per la nostra terra e le sue ricchezze”.

FONDAZIONE PROIA, CERIMONIA DI PREMIAZIONE IN PROVINCIA, AMATA: “COMPLIMENTI PER L’INIZIATIVA”

Si è svolta, nella mattinata di oggi, presso il Salone di rappresentanza della Provincia di Frosinone, la cerimonia conclusiva del Premio della Fondazione Gianluigi e Stefano Proia, giunto alla terza edizione e rivolto alle scuole del territorio.

Il concorso di quest’anno era incentrato sul tema del centenario della Prima Guerra mondiale.

Oltre alla premiazione dei ragazzi, anche una interessante lectio magistralis del professor Marco De Nicolò.

A portare il saluto della Provincia di Frosinone, il vicepresidente Andrea Amata.

“Voglio complimentarmi con la Fondazione Gianluigi e Stefano Proia – ha spiegato Andrea Amata – non solo per la meritoria opera con la quale portano avanti la memoria di Gianluigi e Stefano, ma anche per l’interessante iniziativa del concorso rivolto al mondo della scuola”.

“Il tema di quest’anno poi – ha concluso il vicepresidente della Provincia – è quanto mai interessante perché ha stimolato i ragazzi a riflettere sul tema della Prima guerra mondiale, passaggio fondamentale per la costruzione dell’idea stessa e del valore di Patria”.

VALCOMINO, FONDAZIONE PER CORSI DI ALTA FORMAZIONE NEL SETTORE AGROALIMENTARE, OK DALL’UNIVERSITA’ DI CASSINO, AMATA: “OCCASIONE UNICA PER IL RILANCIO DEL TERRITORIO”

Comincia a prendere forma il progetto per la costituzione di un polo formativo d’eccellenza nel settore agroalimentare da insediare nel territorio della Valcomino. L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra la Provincia di Frosinone, attraverso il vicepresidente Andrea Amata, il sindaco di Alvito Duilio Martini e l’Istituto omnicomprensivo presieduto dal Dirigente Graziano Di Traglia, si era proposta di coinvolgere l’Università degli Studi di Cassino al fine di strutturare il percorso più idoneo per arrivare all’importante obiettivo, strategico per il rilancio economico e occupazionale di un intero territorio.

L’Università di Cassino ha accolto con favore la richiesta e attraverso una nota del Magnifico Rettore prof. Ciro Attaianese indirizzata al Dirigente Di Traglia, ha prospettato la possibilità di costituire una fondazione che provveda ad erogare corsi di formazione come Istituto tecnico superiore (ITS).

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Scrive Attanianese nella lettera: “Le rappresento l’interesse del nostro Ateneo nei riguardi dell’iniziativa. La prospettiva più concreta è rappresentata dalla costituzione di una fondazione che provveda ad erogare corsi di formazione come Istituto Tecnico Superiore. Le confermo la disponibilità del nostro Ateneo nell’operare attivamente nella direzione delineata”.

La normativa vigente prevede che la fondazione abbia come soggetto di riferimento una scuola di secondo grado e fra i partner, Università e stakeholder pertinenti l’attività di formazione sviluppata.

“Accolgo con grande soddisfazione la comunicazione del Rettore Attaianese – spiega il vicepresidente della Provincia di Frosinone Andrea Amata – il settore agroalimentare può e deve essere centrale in un progetto di rilancio del territorio. Un settore che, nel sistema globalizzato, ha bisogno di figure e di professionalità specifiche che solo un adeguato percorso formativo può garantire. E’ questo l’assunto che sta alla base del progetto che abbiamo voluto avviare e che sta trovando quella sponda importante da parte delle Istituzioni, in particolare dall’Ateneo di Cassino”.

“Quello del polo formativo – continua Amata – è il primo steep di un investimento globale che la Valle di Comino deve organizzare per diventare, in questa provincia, riferimento assoluto nel comparto agroalimentare. Ne abbiamo le potenzialità e dobbiamo investirci”.

“In questo progetto – conclude il vicepresidente di Palazzo Iacobucci – può esserci di straordinario aiuto il Comitato per lo sviluppo che la Provincia sta per riattivare e che può stimolare e coordinare interventi tesi alla crescita di tale peculiarità, opportunità, caratteristica”.

“Ringrazio il Rettore Attaianese – ha aggiunto il sindaco di Alvito Duilio Martini - per aver accolto con favore quanto prospettato a suo tempo nell’incontro a Cassino e per la disponibilità a lavorare su un progetto importante, indicando anche il percorso più idoneo rappresentato dalla Fondazione. Un ringraziamento particolare voglio rivolgerlo ad Andrea Amata per la fattiva attenzione alle istanze della Valle di Comino. Insieme alla Provincia, soprattutto insieme al nostro Istituto comprensivo, possiamo dare sostanza ad un progetto reale di sviluppo territoriale”.

CONVEGNO SU ALBERTO BRAGAGLIA, POMPEO: “FIGURA IMPORTANTE DELLA NOSTRA TRADIZIONE CULTURALE”

Alberto Bragaglia, il suo genio e la sua produzione artistica, nel trentennale della scomparsa, al centro di un interessante convegno ospitato nel Salone di Rappresentanza della Provincia di Frosinone e organizzato dall’associazione culturale “Alberto Bragaglia Pictor Philosophus, presieduta da Domenico Mariani.

“Pensiero e opere del Pictor Philosophus Alberto Bragaglia per il trentennale della scomparsa”, il titolo del convegno che ha visto la partecipazione e l’intervento, oltre che di Domenico Mariani, di Leonardo Bragaglia, figlio di Alberto; di Paolo Emilio Persiani, editore di Bologna che ha curato la riedizione del volume scritto dall’artista ciociaro “L’avvenire delle città”; di Andrea Chietini, presidente della Fondazione Umberto Mastroianni; di Angelo Pizzutelli, presidente dell’Associazione “Frusna Bene Comune” e del giornalista Alfio Borghese.

Saluti istituzionali affidati al Presidente dell’Amministrazione provinciale di Frosinone Antonio Pompeo.

“Alberto Bragaglia rappresenta una delle figure più importanti della tradizione culturale del nostro territorio, di cui la famiglia Bragaglia è di certo uno degli architravi e rappresentata oggi nel salone della Provincia dalla presenza del figlio di Alberto, Leonardo – ha dichiarato il Presidente Pompeo – Poliedrico nella ricerca e negli interessi, dalla pittura all’urbanistica, si è distinto anche nella produzione di testi teatrali per Anton Giulio. Bene ha fatto dunque l’associazione del presidente Mariani ad organizzare questo evento per commemorarne il trentennale della scomparsa.”.

“La Provincia, la cui Biblioteca è proprio dedicata ad Alberto Bragaglia – ha concluso Pompeo – è ben lieta di ospitare tali eventi che celebrano personaggi che hanno contribuito a dare lustro alla nostra terra, nella convinzione che la cultura sia uno dei nostri tratti caratteristici e che maggiormente debbono essere valorizzati”.

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