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Paliano, il Comune chiede 40 milioni di Euro ad Acea per un vecchio patto parasociale e ricorre al TAR

Il Comune di Paliano bussa a denari contro l’ACEA e richiede la bella cifra di 40 milioni di Euro e resiste in giudizio contro il Commissariamento ad hoc per la questione dell’acqua che dovrebbe passare all’ATO 5, peraltro sfiduciato da tutti i...

Il Comune di Paliano bussa a denari contro l’ACEA e richiede la bella cifra di 40 milioni di Euro e resiste in giudizio contro il Commissariamento ad hoc per la questione dell’acqua che dovrebbe passare all’ATO 5, peraltro sfiduciato da tutti i comuni della Ciociaria.

La storia tra il Comune di Paliano e l’ACEA è una storia davvero complessa che va avanti da molti anni, poiché l’ACEA detiene una percentuale 1,50% di quote e un membro all’interno del CDA della AMEA e si era impegnata con un patto parasociale con l’allora sindaco Giordani a versare 40milioni di Euro al Comune e soprattutto a “sfruttare” le potenzialità degli uomini specializzati dell’AMEA nel contesto del Nord Ciociaria, fino ad Anagni-Fiuggi, nella gestione tecnica di alcune zone dell'ATO 5. Cosa, questa, mai avvenuta. Nel frattempo a Paliano è cambiata l’amministrazione Comunale ed il sindaco Maurizio Sturvi si sarebbe opposto, non si sa bene per quale motivo, a questo accordo e ci sarebbero delle scriture private che lo dimostrerebbero.

In questi giorni, inoltre, “Il Comune di Paliano e l’AMEA - ci dice il sindaco Alfieri- hanno fatto ricorso al TAR contro il commissariamento del Comune per deliberare il passaggio dell’acqua all’ATO 5. Se non dovesse bastare si arriverà anche al Consiglio di Stato, cosi come ha fatto, nei mesi scorsi, il Comune di Cassino, che alla fine ha avuto ragione”.

Giancarlo Flavi

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