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Piglio, termina domani il Triduo in preparazione alla festa di San Francesco

Termina domani il triduo in preparazione alla festa di San Francesco che verrà celebrata Sabato 4 Ottobre 2014, all’interno della collegiata Santa Maria Assunta in Piglio, con una Santa Messa, che verrà officiata alle ore 17,30, da padre Angelo Di...

Termina domani il triduo in preparazione alla festa di San Francesco che verrà celebrata Sabato 4 Ottobre 2014, all’interno della collegiata Santa Maria Assunta in Piglio, con una Santa Messa, che verrà officiata alle ore 17,30, da padre Angelo Di Giorgio Rettore della chiesa di San Lorenzo e al parroco don Gianni Macali in ricordo di San Francesco di Assisi.

Le prime citazioni di Piglio in un contesto di storia serafica, ci vengono dalle illustri penne di Tommaso da Celano e di Bonaventura da Bagnoregio. Nel suo trattato dei miracoli (1250) Tommaso da Celano narra:

“Nel paese di Piglio, nella Campagna di Roma, nella festa di san Francesco, una donna eseguiva in fretta un suo lavoro. Rimproverata da una nobildonna, essendo tale festa osservata da tutti con religiosa venerazione, rispose: “Mi manca poco a finire il mio lavoro, veda il Signore se commetto una colpa!” Subito vide nella figlia che le sedeva accanto, avverarsi il grave giudizio. La bocca della bambina si era storta fino alle orecchie, e gli occhi uscivano dalle orbite stravolti in modo orribile. Accorrono donne da ogni parte e imprecano contro l’empietà della madre, causa di disgrazia alla figlia innocente. Senza indugio essa si getta a terra accasciata dal dolore, promettendo di osservare ogni anno il giorno del Santo e di dar da mangiare in tale occasione ai poveri per riverenza a questo Santo. All’istante cessò il tormento della figlia, quando la madre che aveva peccato, si pentì della sua colpa”.

Dal racconto di Tommaso da Celano si deduce come la devozione a San Francesco fosse allora ben radicata tra gli abitanti del Piglio, sentita dai pigliesi come festa di precetto che giustifica la presenza dei minoriti in loco tra il 1228 e il 1250.

Questo potrebbe essere valido elemento in favore di una fondazione anteriore al 1228, magari ad opera dello stesso San Francesco. Tra le tante supposizioni comunque, una data è assolutamente certa: nell’anno 1265 si trovava da vari anni un nucleo di minoriti insediatisi sullo scosceso versante meridionale del Monte Scalambra, da quello anno troviamo infatti nel cenobio un frate illustre: il Beato Andrea Conti (1240.1302).

Il passaggio di San Francesco a Piglio, non passò inosservata alla comunità pigliese che volle dare una dimostrazione concreta di fede durante i festeggiamenti in onore del Beato Andrea Conti del 1982, installando una croce lungo la strada che conduce al convento di San Lorenzo.

Giorgio Alessandro Pacetti

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