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Regione, 81 milioni di euro per 340 nuovi autobus cotral 33 nuovi pullman al mese fino all’autunno 2017

Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha presentato insieme all’Assessore regionale alle Politiche del Territorio e alla Mobilità, Michele Civita, e al Presidente di Cotral Spa, Amalia Colaceci i nuovi autobus in arrivo per il...

Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha presentato insieme all’Assessore regionale alle Politiche del Territorio e alla Mobilità, Michele Civita, e al Presidente di Cotral Spa, Amalia Colaceci i nuovi autobus in arrivo per il trasporto regionale extraurbano.

Dopo dieci anni Cotral Spa rinnova la propria flotta con 340 nuovi autobus entro il 2017, il primo dei quali entrerà in servizio il prossimo 19 ottobre. Si tratta di mezzi di ultima generazione, ecologici e confortevoli che consentiranno di mandare progressivamente in pensione i più vecchi ancora in circolazione. Un investimento di 81 milioni di euro. L’acquisto dei nuovi pullman è stato possibile grazie ad un investimento di 81 milioni di euro, di cui 51 milioni finanziati dalla Regione Lazio, 15 dal Ministero dei Trasporti, 8 dal Ministero dell’Ambiente e 7 autofinanziati da Cotral per l’acquisto dei bus bipiano. Più sicurezza e maggior tutela dell’ambiente. I nuovi bus euro 6, la categoria più bassa in termini di emissioni inquinanti, saranno dotati di video sorveglianza a bordo, cabine di protezione per gli autisti e sensori di guida sicura. Il cronoprogramma delle consegne. La fornitura prevede la consegna di 33 bus al mese fino all’autunno del 2017, di questi 300 saranno “Interurbino" di 12 metri prodotti da Solaris e 40 bipiano da 90 posti prodotti dalla casa tedesca Man che entreranno in servizio sulle linee a più alta frequentazione, garantendo oltre 1600 posti a sedere in più. Un servizio a misura di utente. Quattro colori vestiranno la livrea dei bus con il nuovo logotipo aziendale, totalmente rinnovato nella grafica e nell’uso dei font. Un cambiamento che segue di pari passo l’evoluzione dell’azienda sia sul piano dell’affidabilità del servizio - oggi Cotral garantisce il 99% delle corse programmate - che della comunicazione alla clientela. Un nuovo sito internet, più accessibile e ricco di informazioni, e un nuovo sistema di gestione dei reclami hanno permesso di dimezzare i tempi di risposta all’utenza. Risparmi e nuove assunzioni. Il bando di gara, vagliato dall’Anac, ha incluso anche la manutenzione dei mezzi in full service per dieci anni che consentirà un risparmio di circa 3,5 milioni di euro. E non solo: Cotral nel 2015 ha chiuso il proprio bilancio in pareggio, dimezzando i debiti verso i fornitori, passati da 347 milioni di euro del 2014 a 178 milioni del 2015. Questo risultato è stato possibile grazie alla regolarizzazione dei pagamenti da parte della Regione Lazio, al taglio degli sprechi e all’ottimizzazione delle risorse. In particolare, la diminuzione degli interessi passivi sul debito ha consentito un risparmio di 6,5 milioni di euro, mentre 2,5 milioni sono stati recuperati grazie ad una migliore organizzazione del lavoro. La riduzione di spese legali e notarili ha portato un risparmio di 670 mila euro, circa 800 mila euro provengono invece dal taglio delle spese di telefonia, delle consulenze e dei compensi degli organi societari. Risparmi che vanno di pari passo con gli investimenti: nel biennio 2014/2015 Cotral ha assunto 220 nuovi autisti, di cui la metà under 30, colmando le carenze di organico sui territori. L’azienda in numeri. Cotral Spa è l’azienda di trasporto pubblico regionale il cui azionista unico è la Regione Lazio. E’ il primo vettore di trasporto pubblico su gomma extraurbano in Italia. Gli autobus Cotral percorrono oltre 200.000 chilometri al giorno, collegando fra loro 376 comuni del Lazio (isole escluse) e 17 comuni di regioni limitrofe, per un totale di 8.472 corse giornaliere. In 20 ore d’attività vengono portati a destinazione oltre 200.000 passeggeri e pendolari. Ogni anno più di 70 milioni di persone salgono sugli autobus di linea. L’azienda impiega 3.205 dipendenti, di cui 2.406 sono autisti, e possiede una flotta di 1.559 autobus. LAVORO;ABBRUZZESE (FI): VERTENZA FRUSINATE, DALLE REGIONE POCHI FATTI “Da Zingaretti e dall’assessore Valente abbiamo sentito soltanto chiacchiere. Sono arrivate soltanto promesse, molte per la verità, mentre di fatti concreti sia per sostenere le persone rimaste senza lavoro che per far ripartire il sistema produttivo sono stati veramente pochi”. Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e presidente della Commissione Speciale Riforme Isituzionali

" Questo nonostante, in data 14 gennaio 2016, è stato approvato in Consiglio Regionale del Lazio un ordine del giorno che impegnava la Giunta ed il Presidente Zingaretti, ad “attivarsi con impegni precisi per la ripresa economica della provincia di Frosinone, ivi compresa l’attivazione delle misure della Legge regionale 4/2009 avente ad oggetto (Istituzione del reddito minimo garantito. Sostegno al reddito in favore dei disoccupati, inoccupati o precariamente occupati) o tramite un nuovo provvedimento similare.

Qualche giorno fa il presidente Zingaretti ha annunciato, come al solito, in pompa magna la firma del decreto ministeriale per l'istituzione dell'area di crisi complessa nel sitema Locale del Lavoro di Frosinone con i relativi provvedimenti in favore dei lavoratori della vertenza frusinate. un anno di cassa integrazione e poi 500 euro al mese per tutte le persone che avevano perso il posto di lavoro. Appena una settimana dopo il governatore è stato smentito dal suo assessore al lavoro, Lucia Valente che ha dichiararto, proprio di fronte ai lavoratori della vertenza frusinate che niente di tutto ciò potrà al momento essere messo in atto. La Corte dei conti dovrà prima validare l'istituzione, appunto, della decima area di crisi, quella Ciociara, varata in extremis quando gli impegni di spesa previsti erano soltanto per nove aree.

Insomma la Regione Lazio come al solito non riesce a mettere in campo soluzioni concrete per il dramma che stanno vivendo le.migliaia di famiglie coinvolte nella vertenza frusinate: tasche chiacchiere e pochi fatti, anche confusi". Ha concluso Abbruzzese.

SVILUPPO, SIMEONE (FI): “CONSORZIO INDUSTRIALE ROMA – LATINA, NELLE SABBIE MOBILI DELLE TENSIONI INTERNE AL PD ROMANO”

“L’assenza del Comune di Roma, della Città Metropolitana di Roma, delle Camere di commercio di Roma e Latina e dell’Unione degli industriali di Roma, che detengono di fatto la maggioranza assoluta del Consorzio Industriale Roma – Latina, ha la settimana scorsa impedito all’assemblea generale dell’Ente, in seconda convocazione, di riunirsi. Un fatto gravissimo per un Ente che era chiamato a discutere ed approvare il bilancio di previsione 2017 e il piano economico e finanziario triennale 2017 – 2019 gettando i presupposti per lo sviluppo di una fetta fondamentale dell’economia del Lazio. Il presidente Scarchilli ha temporeggiato ma alla conta dei presenti si raggiungeva solo il 36% delle quote. E’ la prima volta nella storia del Consorzio che si verifica un fatto tanto grave sia sul piano politico che istituzionale. Ed è inaccettabile che le beghe e il disaccordo politico di Roma possano bloccare un Ente che ha il compito di sostenere e favorire lo sviluppo economico del territorio e delle industrie che lo rappresentano. Quanto accaduto, in combinato disposto con la mancata approvazione della variante generale dell’Ente ancora bloccata in Regione, e senza che sia dato conoscerne le ragioni, stanno di fatto togliendo ossigeno ad un tessuto produttivo che ancora risente profondamente della crisi in atto. In questo immobilismo, su cui ci farebbe piacere conoscere la posizione del presidente della Regione, Nicola Zingaretti, che ad ogni piè sospinto parla di sviluppo concreto, di impegno per valorizzare l’economia del Lazio, le industrie non possono effettuare gli investimenti programmati, non possono creare le basi per creare nuova occupazione e rischiano concretamente di morire di inerzia. Bloccare l’attività del Consorzio Industriale, dopo aver deciso a tavolino il nome del suo presidente imposto proprio da Roma, significa negare le condizioni per la creazione e lo sviluppo di attività produttive nel settore dell'industria. Significa rifiutarsi di programmare uno sviluppo che imprese e cittadini attendono da troppo tempo. Sulla questione attendiamo fiduciosi che Zingaretti batta un colpo uscendo dal silenzio e dimostrando che l’interesse della comunità che rappresenta è prioritario rispetto alle tensioni, evidenti, che contraddistinguono il centrosinistra romano. Oppure abbia il coraggio di dire che la nuova regola dell’economia del Lazio sotto il suo governo è quella del tirare a campare. Lo sviluppo della provincia di Latina non può e non deve essere succube ai capricci della politica di Roma e del centrosinistra”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

RIFIUTI: BUSCHINI, ‘SARANNO CEDUTE QUOTE LAZIO AMBIENTE SPA E TUTELATI LIVELLI OCCUPAZIONALI’. CON DELIBERA APPROVATA PROSEGUE OPERA DI EFFICIENTAMENTO

Efficientare la macchina regionale e creare risparmi ed opportunità. Seguendo questi indirizzi nell’odierna seduta di giunta regionale è stata approvata la delibera avente ad oggetto la “cessione totale delle quote detenute dalla Regione Lazio in Lazio Ambiente S.p.A.”. Si completa così un percorso iniziato diversi mesi fa, con decreto del Presidente Zingaretti per le dismissioni delle partecipazioni nelle società pubbliche da parte della Regione Lazio e recentemente ribadito anche nel decreto Madia che vieta partecipazioni regionali in società che si occupano di rifiuti.

“In particolare nel settore dei rifiuti, la Regione deve essere l’istituzione che regolamenta, programma e vigila sul corretto ciclo di smaltimento e dunque non può essere parte del sistema stesso – spiega l’assessore ai Rifiuti della Regione Lazio, Mauro Buschini - Le quote saranno cedute con procedure di evidenza pubblica, come più volte ribadito nella delibera, prevedendo la salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali. A tal proposito ho già inoltrato la convocazione alle parti sindacali ed ai sindaci per un confronto sulla gestione di questa fase”.

FONDI, MATTEI (FI): "CAMPEGGI, DAL PD SOLITO POPULISMO"

“Strumentale la polemica dell’opposizione del Pd in consiglio comunale a Fondi a seguito dell’approvazione delle alienazioni di terreni, ex uso civico, per le strutture turistico ricettive all’aria aperta. Proprio l’opposizione infatti ha confermato di essere “felice” di aver approvato la variante urbanistica con cui nel 2011 il Comune ha dato l’opportunità, in base a quanto previsto dalla legge regionale in materia, di consolidare e dare maggiore stabilità alle attività produttive esistenti insediate che sono uno dei perni dell’economia locale. E strumentale perché l’opposizione avrebbe dovuto sapere che proprio la normativa regionale imponeva di effettuare alcuni passaggi essenziali al fine di poter dare concreto e reale sviluppo alle imprese. Tanto che, il consiglio comunale ha approvato la deliberazione con cui si chiedeva alla Regione Lazio l’autorizzazione al cambio di destinazione d’uso e alla sdemanializzazione dei terreni interessati dall’uso civico. La Regione ha concesso la sdemanializzazione indicando contestualmente al Comune modi, termini e criteri da seguire per la successiva alienazione. Il Comune oggi, approvando l’alienazione dei terreni, ha non solo dato seguito a quanto indicato dalla Regione ma ha soprattutto consentito concretamente alle imprese turistiche di effettuare gli investimenti e di gettare le basi per la stabilizzazione della propria attività. La solidarietà non corre nelle piazze ma si contestualizza risolvendo i problemi dei nostri cittadini. Il Pd era in prima fila quando la mancata programmazione ha creato ingenti danni alle imprese turistiche, e non si è risparmiato per dare sostegno a chiacchiere, ma si tira indietro quando, con scelte come questa, abbiamo di fatto dato un futuro alle imprese, alle famiglie dei lavoratori e a tutto l’indotto che ruota intorno a queste attività turistiche ricettive. Passaggi fondamentali per creare occupazione e dare ossigeno all’economia locale. I terreni, che il Pd dice che il Comune avrebbe svenduto, sono stati alienati in realtà basandosi su tariffe stabilite dalla Regione Lazio su perizia di un tecnico, che si è limitato ad applicare quanto previsto dalla legge. Gli stessi terreni, inoltre, una volta che sono stati oggetto di sdemanializzazione sono stati sottratti all’uso civico e riportati a destinazione vincolata dalla variante e nella disponibilità della Regione Lazio. L’unica svendita a cui abbiamo assistito è quella effettuata dalla maggioranza regionale targata Pd, e non certo a noi vicina, che nell’ultimo collegato al bilancio ha portato le riduzioni del valore di alienazione fino all’80%. Per cui se proprio deve esserci polemica su questo punto gli esponenti dell’opposizione hanno a dir poco sbagliato il bersaglio. Il centrosinistra continua ad utilizzare due pesi e due misure riducendosi ad un’opposizione sterile e contraddittoria che certo non fa bene ai cittadini, alle imprese o tantomeno allo sviluppo di Fondi. Questa amministrazione sta lavorando per dare seguito al programma che i cittadini hanno votato. Sta programmando lo sviluppo non a chiacchiere ma con atti concreti dotando le imprese degli strumenti operativi di cui necessitano. Dare stabilità alle aziende significa, non agevolare qualcuno, ma sostenere i molti che oggi sono in cerca di occupazione e che a causa dell’assenza di certezze restano a casa perché le imprese non possono investire nel proprio futuro che si traduce in sviluppo economico, in benessere per i cittadini, in sicurezza per le tante famiglie e gli operatori che lavorano nel settore turistico che è traino per la nostra economia”.

Lo dichiara in una nota Vincenzo Mattei - Presidente della Commissione consiliare “Urbanistica usi civici e assetto del territorio” del Comune di Fondi

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