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Regione, Smeriglio, ‘già al lavoro pronto a fare mia parte’

Siamo già al lavoro. Le parole del Presidente Zingaretti sulle elezioni regionali sono importanti perché definiscono la prospettiva per i prossimi anni. Siamo convinti di aver svolto un buon lavoro per i cittadini del Lazio. Nei prossimi mesi...

Siamo già al lavoro. Le parole del Presidente Zingaretti sulle elezioni regionali sono importanti perché definiscono la prospettiva per i prossimi anni. Siamo convinti di aver svolto un buon lavoro per i cittadini del Lazio. Nei prossimi mesi porteremo a termine molte delle azioni previste dal programma elettorale del 2013. Ma appunto è tempo di programmare il futuro. Con responsabilità e coraggio daremo ancora più forza all’alternativa di governo, al protagonismo civico, all’innovazione e all’inclusione sociale. Lo faremo in squadra, saldamente ancorati alle esperienze di sinistra-centro, convinti di aver svolto fino in fondo il nostro compito. Lo faremo per chiedere ai cittadini del Lazio di rinnovarci la fiducia e per continuare a migliorare e cambiare la Regione. Personalmente sono pronto a fare convintamente la mia parte a servizio della nostra comunità, tutti insieme per tornare a vincere”. Lo dichiara Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione Lazio.

Buschini: "Annuncio ricandidatura Zingaretti ottima notizia"

“L’annuncio della ricandidatura da parte del Presidente Nicola Zingaretti alle prossime elezioni regionali del Lazio è senza dubbio un’ottima notizia che conferma, peraltro, quanto già affermato dallo stesso Zingaretti in consiglio regionale. Per Nicola e per la nostra amministrazione parlano i risultati su tutti i campi: dall’opera di risanamento dei conti, passando per l’utilizzo dei fondi europei, sino ai grandi obiettivi raggiunti nella cancellazione degli sprechi, nella sanità, nel welfare, nei trasporti pubblici. Questo annuncio dà maggiore forza e vigore a questi mesi di governo che ci separano dal voto. Il lavoro adesso è duplice: completare il nostro programma e preparare la grande sfida affinché il Lazio sia modello di governo e l’affermazione di una proposta politica che vince, amministra e si ripresenta con trasparenza agli elettori”. Lo dichiara in una nota l’Assessore Regionale Mauro Buschini.

REGIONE. MDP: ANCORA CON ZINGARETTI PER PROSEGUIRE STRAORDIANARIA ESPERIENZA DI GOVERNO “Lo abbiamo sostenuto nel 2013 e lo rifaremo nel 2018 per proseguire una straordinaria esperienza di governo.” Così in una nota Gino De Paolis, Daniela Bianchi, Marta Bonafoni, Rosa Giancola e Riccardo Agostini consiglieri Mdp alla Regione Lazio, commentando le dichiarazioni del Presidente Nicola Zingaretti sulla sua ricandidatura per la guida della Regione nel 2018.

“Un programma condiviso, un lavoro di squadra che fin dall’inizio ha caratterizzato il rapporto nella maggioranza, una strada percorsa insieme, dentro e fuori il Palazzo istituzionale, con un confronto sempre vivo con tutto quello che opera nel territorio, dalle forze sociali all’associazionismo, passando per le esperienze di auto-organizzazione di singoli e gruppi: una risorsa senza la quale il processo di cambiamento avviato in questi anni sarebbe stato meno forte e incisivo.

Ci saremo quindi, per far vivere la proposta degli Stati Generali del centrosinistra come luogo di elaborazione e proposta per il futuro e per vincere ancora con la coalizione che sentiamo il nostro luogo naturale di azione politica.”
Fantini, Gd Lazio: "Ricandidatura Zingaretti buona notizia per Pd, centrosinistra e per il Lazio"


"Quella della ricandidatura di Nicola Zingaretti a Presidente della Regione per un secondo mandato nel 2018 è un'ottima notizia per il Partito Democratico, per il centrosinistra e per tutto il Lazio. La nostra esperienza di governo è tra le migliori in Italia e i risultati sono evidenti: il risanamento dei conti pubblici, l'uscita dal commissariamento della sanità, gli investimenti per le assunzioni di personale e per l'abbattimento delle liste d'attesa, gli investimenti nella mobilità, il taglio degli sprechi, la lotta alla corruzione, sono solo alcuni esempi del grande lavoro portato avanti dall'amministrazione regionale. Proseguire questa esperienza di buon governo è fondamentale. Farlo nel campo del centrosinistra e mettendo al centro il dialogo sociale, il lavoro, l'innovazione e i diritti delle persone è indispensabile per vincere di nuovo. Per questi motivi continueremo a sostenere il Presidente Zingaretti per un Lazio che sta cambiando, e sta cambiando finalmente in meglio".


Lo dichiara il Segretario Regionale dei Giovani Democratici del Lazio, Luca Fantini


FI; ABBRUZZESE (FI): IL VENTO STA CAMBIANDO. CON BERLUSCONI IL CENTRODESTRA UNITO PUO' TORNARE AL GOVERNO

"Se anche l'Espresso, non di certo un settimanale a nostro favore, afferma che il centro destra con Berluscuni può tornare a governare il paese, significa che veramente il vento sta cambiando. I recenti sondaggi di cui parla anche il quotidiano "Il Giornale" che attesta la coalizione intorno al 32,2 %, con Forza Italia al 14% ci confermano che il centrodestra unito può vincere e che FI potrà essere, come anni addietro, la locomotiva di tutti i movimenti che si riconoscono in questa area". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali.

"L'Espresso ha messo in risalto la centralità della figura di Silvio Berlusconi per l'unità dei partiti di centrodestra e per la vittoria nelle prossime consultazioni elettorali. Un aspetto che noi sottolineamo da tempo e che dimostra come i moderati rappresentano un alternativa di governo concreta a Renzi e alle sue politiche scellerate. Tutti i sondaggi danno Forza Italia in crescita. Secondo alcuni quotidiani nazionali, insieme a Lega e Fratelli d'Italia si staccano dgià di 4 punti il Movimento 5 Stelle e di 6 il Partito Democratico. Da queste basi occorre ripartire per forndare l'unità del centrodestra su una proposta di governo del paese che tuteli famiglie, giovani e imprese.

In provincia di Frosinone il centro sinistra è ai titoli di coda. Lo dimostra il fatto che pur avendo un assessore regionale, due senatori, un deputato e il presidente dell'Asi non solo non riescono a dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini, ma hanno difficoltà addirittura nel presentare le liste. Come può un partito aspirare a governare il capoluogo di una provincia importante con quella di Frosinone, se le energie sono tutte spese per rese dei conti e litigi". Ha concluso Abbruzzese.

FONDI, SIMEONE (FI): “IL MOF NON HA BISOGNO DI UN COMMISSARIO LIQUIDATORE MA DI UN PRESIDENTE DI REGIONE DETERMINATO”

“Inerzia, ignavia e totale menefreghismo. Questa è l’unica certezza ricevuta, dopo quattro anni, dal presidente della Regione Lazio che si ricorda della nostra provincia, delle sue imprese, dei suoi lavoratori solo in campagna elettorale. Il Mof di Fondi è la massima dimostrazione dell’assoluta incapacità di Zingaretti di governare e attenzionare il mondo reale, quello che produce, fatto di persone che si spaccano la schiena ogni giorno, che si rimboccano le maniche non solo per la propria sopravvivenza e quella delle imprese che rappresentano, ma anche per la tenuta dell’economia della provincia di Latina e del Lazio. In quattro anni, per le esigenze di circa 6000 persone, tra operatori ed indotto, di quella che rappresenta la seconda piattaforma logistica intermodale dell’agroalimentare in Europa, Zingaretti ha fatto meno di zero. E’ scappato sottraendosi al dovere di nominare il presidente del consiglio di amministrazione del Mof, venendo meno ad un adempimento previsto dallo statuto di questa società alla quale la Regione Lazio partecipa con il 35% del capitale lasciando in questi quattro anni ed in uno dei momenti congiunturali più complessi per tutti i mercati italiani ed esteri, un gigante senza testa. Ha ignorato decine e decine di riunioni in cui a lui, in qualità di presidente della regione Lazio, si chiedeva di uscire allo scoperto. E quello che è più ignobile, è che mai, nonostante la totale disponibilità del Mof e degli operatori, a modificare lo Statuto, la compagine sociale, nonostante l’apertura mostrata su qualsiasi passaggio, è stato mosso un solo passo nei loro confronti. In questa fase di transizione, propedeutica al rilancio del Mof, non basta, seppure apprezzabile, la partecipazione degli assessori competenti in materia, all’ultima assemblea dei soci, se poi il risultato è quello di non decidere sul futuro del Mof. Quello che serve sono volontà e coraggio a non lasciar morire questa eccellenza. Lo stesso coraggio che non troviamo nelle deliberazioni, approvate in giunta il 29/03/17, riguardanti le società Mof ed Imof. Due atti nei quali si avanzano una serie di criticità che sono esattamente le stesse per la cui risoluzione gli operatori e i soci del Mof hanno chiesto, senza mai ottenere risposta, a Zingaretti di farsi parte attiva. Due atti nei quali si prende atto della crisi di impresa in cui innegabilmente versano, in cui si afferma che tali crisi debbano essere affrontate, per poi scaricare su altri la responsabilità di intervenire elencando le stesse misure che gli operatori del Mof hanno chiesto di condividere e mettere in atto insieme. Il Mof, oggi, senza risposte concrete da parte della Regione Lazio è destinato a soccombere. La Regione, al di là della partecipazione al capitale sociale del Mof, ha il dovere di pianificare ed intervenire, anche con strumenti straordinari, per fare in modo che una realtà economica, produttiva ed occupazionale di queste dimensioni non scompaia. In questo contesto, raccogliendo l’appello degli operatori, delle sigle sindacali, delle associazioni datoriali e dell’amministratore delegato del Mof, ho scritto una nota al presidente Zingaretti, agli assessori competenti in materia, Fabiani, Hausmann e Sartore, chiedendogli un’azione incisiva per la risoluzione dei nodi che in questi anni ne hanno rallentato e reso difficoltoso lo sviluppo. Chiedendogli di convocare urgentemente un incontro, alla presenza di tutti i soci di Mof Spa, per chiarire e verificare la posizione della Regione Lazio sul piano industriale indispensabile al rilancio del Mof di Fondi e nella riorganizzazione della sua governance, per condividere con loro obiettivi e soluzioni finanche, in ultima analisi, per dire loro che non si intende fare nulla per questa realtà. Esiste un mondo, che lavora, fuori dalle stanze della Regione Lazio, fatto di persone e non di numeri, che oggi è costretto a constatare che l’interlocutore che hanno di fronte non è il presidente di una Regione che vede nel Mof e nel suo indotto una risorsa da potenziare e valorizzare nell’interesse dell’economia della provincia di Latina e del Lazio ma solo un commissario liquidatore che rottama e non costruisce. Non si può restare inermi di fronte alla distruzione di una realtà così importante per l’economia della provincia di Latina e del Lazio e soprattutto alla cancellazione di ogni speranza di futuro dei suoi operatori. Se anche questo appello cadrà nel vuoto, come accaduto in precedenza, continuerò a restare al fianco degli operatori del Mof per mettere in campo qualsiasi azione possa garantire a questa eccellenza non di sopravvivere ma di crescere e di essere valorizzata”.Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

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