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Sabato, 20 Aprile 2024
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Roma, al San Camillo presunto sabotaggio linee ossigeno

Zingaretti  fatto gravissimo ringrazio personale per aver evitato conseguenze a pazienti.La notizia di un presunto atto di sabotaggio alle linee di rifornimento dell’ossigeno presso il S. Camillo è un fatto gravissimo.

Zingaretti fatto gravissimo ringrazio personale per aver evitato conseguenze a pazienti.La notizia di un presunto atto di sabotaggio alle linee di rifornimento dell’ossigeno presso il S. Camillo è un fatto gravissimo.

Ci auguriamo che su questa inquietante vicenda venga fatta presto piena luce individuando le cause che ieri sera hanno provocato la riduzione del flusso al reparto di terapia intensiva. Dai primi rilievi sembrerebbe che a provocare la disfunzione sia stata una manomissione. Attendiamo ora l’esito delle indagini e anche la relazione tecnica sull’accaduto che sta predisponendo l’Azienda che però conferma trattasi di danneggiamento doloso. Va dato atto al personale tutto, che ho ringraziato attraverso una lettera scritta al dg dell’ospedale Antonio D’Urso, di aver rispettato in modo esemplare le procedure di sicurezza e questo ha evitato conseguenze per i pazienti. Ringrazio infine anche le Forze dell’Ordine che sono prontamente intervenute e che ora stanno indagando per assicurare alla giustizia i responsabili. Lo comunica in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

LAZIO. OK A SCHEMA DI DELIBERA PER 400 MILA EURO A CAR E MOF

Il Centro agroalimentare di Roma e il Mercato ortofrutticolo di Fondi potranno beneficiare dei contributi per potenziamento, ammodernamento e innovazione tecnologica.

Contributi per complessivi 400 mila euro per il 2015 al Centro Agroalimentare di Roma (CAR) e al Mercato Ortofrutticolo di Fondi (MOF). Lo schema di delibera di Giunta regionale, con nuovi indirizzi e criteri per la loro concessione, ha ottenuto questa mattina il parere favorevole con osservazioni dell’VIII commissione del Consiglio regionale del Lazio presieduta da Mario Ciarla (Pd). Il via libera è arrivato con voto a maggioranza. Astenute le consigliere del Movimento 5 Stelle Silvana Denicolò e Silvia Blasi.

La massima quota assegnabile a ciascun centro è prevista, in base alle normative Ue, in 200 mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari. Lo schema di delibera prevede la revoca di una precedente deliberazione del 2006, che ha regolato l’erogazione dei contributi, previsti dalla legge regionale 4/2006, fino all’annualità 2012. Oltre ad esser emerse in questi anni differenti esigenze operative, come ha evidenziato dall’assessore Guido Fabiani, il 19 agosto scorso l’Area Normativa Europea ha nel frattempo chiarito “l’impossibilità di escludere le società in oggetto (CAR e MOF) dall’applicazione della normativa sugli aiuti di Stato”. Il che comporta che ai centri possano essere erogati contributi nel regime “de minimis” (non superiori quindi a 200 mila euro).

L’assessore allo sviluppo economico e attività produttive ha inoltre ricordato nella sua relazione, tra gli aspetti regolamentati, finalità e soggetti beneficiari, il piano degli investimenti e le relative azioni. “Tra le quali rilevano in particolare – ha sottolineato Fabiani – interventi finalizzati alla certificazione della qualità dei prodotti commercializzati, attraverso la tracciabilità di filiera e dei correlativi controlli e le azioni a tutela dell’ambiente, del risparmio energetico e dello smaltimento dei rifiuti”.

Tre le osservazioni approvate dalla commissione, che chiedono una modifica della proposta. La prima, di iniziativa di Blasi, perché l’attenzione alle questioni ambientali divenga premessa delle altre azioni in modo da permearle tutte. La seconda, rilevata da Giancarlo Righini (Fdi) ed Enrico Forte (Pd), per uno spostamento al 30 settembre dei termini per la realizzazione degli interventi e una terza – introdotta da Denicolò e Righini e appoggiata da Forte – per una particolare attenzione agli adempimenti per trasparenza e legalità, certificazioni antimafia incluse.

CAR e MOF dovranno predisporre un piano degli investimenti da cui si possano desumere le priorità, la tipologia, i tempi e le modalità di esecuzione degli interventi di potenziamento, ammodernamento e innovazione tecnologica delle loro strutture. Il piano potrà riferirsi anche a interventi già in esecuzione, prevedendone il completamento e l’integrazione con ulteriori fasi e nuove tipologie di interventi.

LAZIO. VIA LIBERA A PROPOSTA DI LEGGE SU FAUNA SELVATICA

Parere votato a maggioranza in VIII commissione su nuova disciplina per la tutela, gestione e controllo degli animali selvatici. Interventi per prevenzione e risarcimento danni.

Prevenzione e risarcimento dei danni causati dalla fauna selvatica. Tutela, gestione e controllo delle specie selvatiche presenti, stabilmente o temporaneamente, nel Lazio e conservazione dei loro habitat. Regolamentazione dell’attività faunistico-venatoria. La proposta di legge che prevede un sistema organico di interventi per il raggiungimento di questi scopi ha ottenuto stamane il via libera dall’VIII commissione del Consiglio regionale.

Il parere favorevole è stato espresso a maggioranza alla Pisana dalla commissione presieduta da Mario Ciarla(Pd), con l’astensione del M5S. La proposta aveva ottenuto l’ok il 1° dicembre scorso da quella competente per il Bilancio guidata da Mauro Buschini (Pd). Firmatari del testo Marco Vincenzi (Pd), Mario Abbruzzese (Pdl - FI), Ciarla, Luca Gramazio (Pdl – FI), Riccardo Valentini (Per il Lazio) e Giancarlo Righini (FdI). Ora il testo passerà all’esame del Consiglio per l’approvazione come legge regionale.

Tra le novità introdotte il Comitato scientifico per la fauna selvatica e il Centro regionale per la fauna selvatica, collocati entrambi all’interno del segretariato generale della Giunta. Il capo II è interamente dedicato a prevenzione, risarcimento dei danni causati dalla fauna selvatica e al controllo degli animali. Numerosi gli emendamenti cui è stato sottoposto il testo durante l’iter in commissione.

“La legge – commenta a margine il presidente Ciarla – è stata elaborata attraverso l’ascolto e la partecipazione delle associazioni agricole, venatorie e ambientaliste e ha tenuto conto delle osservazioni e delle richieste di ambientalisti, agricoltori e sindaci, che avevano chiesto un superamento delle norme attualmente in vigore, incapaci di arginare un fenomeno che causa danni all'agricoltura, pari a circa 3 milioni di euro l’anno”. “Con questa nuova legge che ci appresteremo a votare – aggiunge – abbiamo stabilito che qualora le misure di prevenzione risultino inefficaci, si possa attuare un'attività di contenimento numerico”. Ciarla ha dato il merito del risultato, che punta a risolvere un problema che si protrae da anni, tanto ai consiglieri di maggioranza che a quelli di opposizione.

SANITA’: REGIONE INCONTRA DG PER POTENZIAMENTO PRONTO SOCCORSO’

“Potenziamento delle attività ricettive con implementazione di posti in medicina e nelle osservazioni brevi, resettare, salvaguardando gli interventi urgenti, i ricoveri d’elezione e accelerare i percorsi di dimissione al fine di alleggerire l’attuale pressione sui pronto soccorso. Utilizzare la disponibilità avanzata alle strutture accreditate per l’utilizzo di almeno il 50% dei posti letto ordinari di area chirurgica e medica e infine monitorare quotidianamente l’evoluzione della situazione con rilevamenti dello stato di fatto alle ore 8, 14 e 20 di ogni giorno così da poter intervenire sulle eventuali criticità appena si evidenziano. Va superata in ogni caso la gestione del posto letto da parte del singolo reparto, ma programmata e utilizzata in una logica di sistema. Questo il percorso stabilito oggi da Direzione regionale della sanità, Cabina di regia e Direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere di Roma e Ares 118, nella riunione convocata per definire le azioni utili a controllare il fenomeno del sovraffollamento che si registra in questi giorni nei servizi d’emergenza della rete ospedaliera di Roma. La criticità da affrontare è quella relativa alle persone visitate ma in attesa di ricovero o trasferimento. Dal rilevamento delle ore 14, nelle 19 strutture dotate di pronto soccorso romane, risultavano in questa situazione 359 pazienti. Per quanto riguarda invece il blocco della ambulanze, il fenomeno appare già ricondotto a livelli ordinari: oggi alle ore 14 erano ferme nei ps da oltre 30 minuti 24 mezzi, ieri alla stessa ora erano 42”. Lo afferma in una nota la Regione Lazio.

SANITA’, SIMEONE (FI): “PRONTO SOCCORSO IN EMERGENZA MA ZINGARETTI DIMENTICA LE PROVINCE DEL LAZIO”

Anno che vai, stesso caos nei pronto soccorso che trovi. E, come avevamo anticipato solo qualche giorno fa, stessa superficialità da parte del presidente Zingaretti e commissario ad acta per la sanità del Lazio che riduce incontri e ricerca di soluzioni solo ed esclusivamente al territorio di Roma e provincia. Facciamo presente a Zingaretti che anche nella provincia di Latina, come in tutte le altre province del Lazio, la situazione è in costante emergenza. Non ci sono posti letto, i pazienti sono costretti a sostare nei corridoi, le ambulanze sono bloccate perché le persone in assenza di un posto letto restano sulle barelle. La struttura del pronto soccorso del Santa Maria Goretti di Latina è allo stremo con stanze in cui per passare da un letto all’altro medici ed infermieri sono costretti a fare il salto in lungo. Ci auguriamo che Zingaretti si renda conto dell’errore fatto e convochi al più presto anche i direttori generali delle aziende sanitarie delle altre province del Lazio. Tra l’altro vogliamo sottolineare che “il superamento della gestione del posto letto da parte del singolo reparto e l’utilizzo del posto letto in una logica di sistema” è la stessa soluzione dello scorso anno. Era gennaio 2014 quando, di fronte all’emergenza pronto soccorso, Zingaretti aveva compiuto le stesse dimenticanze e gli stessi errori. Se dopo un anno siamo nella stessa identica emergenza non sarà mica il caso di domandarsi se non si è sbagliato qualcosa? Non sarà arrivato il momento di mettere da parte le trombe e ammettere che la politica sanitaria di questa regione è fallimentare? Una cosa è certa il prossimo anno regaleremo al presidente Zingaretti la cartina del Lazio, magari è la volta buona che si rende conto che oltre a Roma ci sono altre quattro province”.

Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

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