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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Roma, gli agriturismi francigeni lavorano per la Rete

E' sempre più pressante l'interesse suscitato dal Progetto per la creazione di una Rete Francigena degli Agriturismo:  dalle numerose Aziende Agrituristiche attratte dall'iniziativa, ai diversi Club territoriali dei Lions Umbri e Laziali, fino ad...

E' sempre più pressante l'interesse suscitato dal Progetto per la creazione di una Rete Francigena degli Agriturismo: dalle numerose Aziende Agrituristiche attratte dall'iniziativa, ai diversi Club territoriali dei Lions Umbri e Laziali, fino ad arrivare nelle stanze della Regione Lazio, particolarmente sensibili alle potenzialità di sviluppo economico - culturale del territorio.

Anche le Confederazioni agricole maggiormente rappresentative, ed in particolare la Coldiretti, avrebbero in animo di stipulare Contratti di Rete attraverso l'aggregazione delle varie Aziende produttrici nelle filiere dei vari comparti: da quello agrituristico a quelli viti-vinicoli, lattiero-caseari, degli allevamenti ecc. All'interno della Rete così costituita (come ad es. La Rete Francigena degli Agriturismo, La Rete dei Cantinieri, La Rete degli Allevatori di...........) far partecipare anche le diverse Aziende di operatori turistici, di trasformazione, di commercializzazione ecc., per rendere ciascuna Impresa più competitiva e con maggiori possibilità di spuntare "rating bancari di rete" sempre più vantaggiosi per le singole Aziende partecipanti alla Rete medesima.

L'interesse per la costituzione di una Rete Francigena degli Agriturismo si è spostato anche oltre frontiera, dal momento che lo stesso Vice Governatore della Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa, (CEB), Avv. Nunzio Guglielmino, appositamente informato dell'iniziativa, ha confermato di "aver preso buona nota" sulla possibilità di poter finanziare anche le PMI situate nei territori della Via Francigena.

Ci preme anche segnalare l'incontro tenuto a Magliano Sabina tra Il Dr. Alessandro Maria Barelli, Presidente dell’Associazione HISTORIA, nata per la Conservazione e la Divulgazione dei Beni Culturali d’Italia ed il Dr. Gabriele Penitenti, Presidente della Rete Socio-Sanitaria SANARES.

I lavori hanno avuto per tema centrale la possibile, quanto auspicabile, interazione tra le numerose Aziende Agrituristiche dislocate lungo il percorso della Via Francigena Umbro-Laziale ed il nuovo modello di sviluppo aggregativo delle “Reti di Impresa”.

Si è partiti dalla considerazione che la Via Francigena, sin dal Medio Evo, è sempre stata una fonte primaria di realizzo e svolgimento di numerose attività commerciali, nonché volano dello sviluppo economico del territorio circostante.

Si sono pertanto poste le basi per costruire uno strumento in grado di permettere alle Aziende Agrituristiche di costituire una struttura organizzata, dinamica e snella capace di sviluppare specifiche sinergie con luoghi, Enti, Autorità ed iniziative imprenditoriali situate nei diversi territori attraversati dallo storico percorso.

La peculiarità del nuovo “Modello Rete”, a differenza di quelli societari, cooperativistici, consortili, associativi ecc., è quella di voler realizzare uno strumento espressamente dimensionato per le piccole e medie Aziende, che sia in grado di attivare un processo di sviluppo duraturo atteso che, singolarmente, a causa della mancanza di massa critica, le medesime Aziende non avrebbero il coraggio e la forza di affrontare.

Detto Istituto, creato ai sensi della Legge n. 122/2010 e successive modificazioni, permetterà in breve tempo di riuscire a vedere oltre la particolare congiuntura economica che stiamo vivendo e consentirà di mettersi in gioco in un’avventura che sarà tanto meno rischiosa quanto più avrà un fondamento solido, basato su di un valido Contratto di Rete, nonché su di una Governance affidabile ed efficiente capace di realizzare le finalità espressamente prefissate nel Contratto medesimo. Il rafforzamento del tessuto economico lungo il percorso della Via Francigena, si dovrà quindi integrare con una forte attività di promozione svolta dai Lions Club attraverso il coinvolgimento e l’incentivazione del turismo e degli scambi commerciali con le città ed i territori attraversati dal circuito francigeno, al fine di stringere un forte legame di appartenenza tra le diverse culture delle Regioni dell’ Europa.

Giorgio De Rossi

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