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Serrone, acqua potabile sul Monte Scalambra? una chimera. Nessuno muove un dito

Se nella vicina Paliano è in atto un vero e proprio "scontro" per fare restare l'acqua in mano pubblica, in molte parti di Monte Scalambra (comune di Serrone) l'acqua, di qualsiasi tipo sia essa pubblica o privata, non c'è proprio o meglio non c'è...

Se nella vicina Paliano è in atto un vero e proprio "scontro" per fare restare l'acqua in mano pubblica, in molte parti di Monte Scalambra (comune di Serrone) l'acqua, di qualsiasi tipo sia essa pubblica o privata, non c'è proprio o meglio non c'è mai stata.

Ad evidenziare questa incresciosa situazione la signora C.G. a commento di un nostro articolo dei giorni scorsi: “si ma a Monte Scalambra (Serrone) privata o pubblica che sia, quando deciderete di darci l'acqua???!!! Che se scoppia un incendio vicino a una casa almeno possiamo tentare di spegnerlo??!!!!! Dobbiamo arrivare a chiamare STRISCIA LA NOTIZIA per far si che il Sindaco si occupi anche di noi "Scalambrini"??!!!!!!! ......Arriveremo anche a questo se necessario per ottenere ciò che ci spetta di diritto!!!

Vero Signora G. E’ un problema questo che si protrae da oltre 50 anni. Nessuna amministrazione Comunale si è interessata, o meglio di parole ne sono state dette tante ma fatti concreti nessuno. Perché il problema montagna è stato sempre uno strano tabù per tutti gli amministratori che sono passati ad amministrare il Comune di Serrone dal lontano 1963 quando all’unanimità di tutto il Consiglio Comunale fu deciso di alienare la montagna per farla diventare un centro turistico alla maniera svizzera. Invece, con il passare degli anni è diventata una bruttura della natura a causa di certi amministratori ottusi dal campanilismo locale, perché per molti anni si è amministrato nel dividi ed impera, ed è la stessa cosa che sta accadendo in questi giorni. Oggi i protagonisti della scena politica attuale, inoltre, non hanno gli "attributi" ed il problema dell’acqua di Monte Scalambra è tornato nel letargo. Grazie del suo intervento, magari intervenga Striscia la Notizia. Noi su questa vicenda abbiamo scritto forse centinaia di articoli ma, purtroppo, non è mai cambiato nulla.

Pensare che le campagne di Serrone sono piene d’acqua. Il Simbrivio, inoltre, poi ha una condotta che passa a circa 1000 metri di altezza. Ma nessuno: ne il Consorzio del Simbrivio, che sta distribuendo stipendi a destra e manca, ne il Consorzio dello Scalambra che è gestito, si fa per dire, alla viva il parroco, ne gli amministratori comunali di oggi si sono mai seduti intorno ad un tavolo per trovare una soluzione adeguata. C’è riuscita la lottizzazione di Subiaco a Monte Livata ad ottenere l’acqua con i fondi stanziati dalla Regione Lazio. Serrone perché non ci riesce? E’ una domanda che attende una risposta come diciamo da oltre 50 anni. Però, attenzione, neanche gli abitanti di Monte Scalambra fanno molto per ottenere questo diritto. Costoro dormono sugli allori, perché si presentano il sabato mattina nella loro casa e poi vanno via la domenica sera, trascorrono una giornata di rigenerazione all'aria finissima, poi scappano a Roma rigenerati. E quindi, anche per loro il problema dell’acqua è ben poca cosa. Ricordo, che molti anni fa, quando in estate, soprattutto nel mese di agosto le case si riempivano ci fu una clamorosa protesta di tutti gli abitanti scalambrini e sembrava che si dovesse muovere qualcosa ma tutto si è bloccato. Sappiamo che ci sono progetti fermi nel cassetto da diverse amministrazioni comunali, nessuna ha il coraggio di portarle in discussione e di affrontare di petto questo problema. Quindi, avere l’acqua dipende anche e soprattutto da voi. Perché come accade in Italia, solamente quando si fa la voce grossa si ottiene qualcosa e la voce grossa potete farla solamente voi, possessori di abitazioni e che vivete il grosso problema dell’asssenza dell'acqua. Fate una protesta clamorosa ad esempio: non pagate l'IMU, depositate la cifra alla posta e sbloccatela solamente quando arriva l’acqua, forse in questo modo si ottiene qualcosa di importante. Prima però fate una bella raccomandata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Presidente della Giunta Regionale Nicola Zingaretti e al Sindaco Comune di Serrone Natale Nucheli e alla Agenzia delle Entrate di Frosinone segnalando il grave disagio che vivete quotidianamente.

Giancarlo Flavi

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