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Isola del Liri, Sergio Mastroianni assolto perché il fatto non sussiste

Il responsabile, operante nel campo dell’Ecologia Applicata, ha rinunciato alla prescrizione. La sentenza arriva dopo tre mesi di domiciliari

Rinunciare alla prescrizione dei reati per cancellare ogni zona d’ombra sulla sua triste vicenda giudiziaria: “assolto perché il fatto non sussiste”, l’epilogo di 10 anni lunghi e drammatici per un professionista svilito nella sua dignità da accuse infamanti e che un tribunale ha definito infondate.

Un crollo aziendale inspiegabile

Una vicenda che potrebbe capitare a ciascuno di noi, finire in prima pagina dall’oggi al domani, dove l’unica certezza è il crollo verticale della dignità di un uomo, che ha basato la sua esistenza sul lavoro e dove l’unica costante è stato il sudore della fronte giorno dopo giorno.

Si parlava di rifiuti pericolosi

I fatti risalgono al 2007 e coinvolsero il dott. Sergio Mastroianni e la sua azienda, operante nel campo dell’Ecologia Applicata in tutto il territorio nazionale, per traffico illecito di rifiuti pericolosi. Un procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Terni, con il supporto della consulenza peritale svolta del dott. Roberto Mastracci.

Sono stati 10 anni di sofferenze

Un’accusa che portò il professionista alla custodia cautelare domiciliare di tre mesi. Ma si era solo alla punta dell’iceberg, perché di lì a poco l’effetto domino sulle sue due aziende si sarebbe manifestato in maniera devastante. Mastroianni finì su un campo minato, il suo fatturato si azzerò, tanto che nei 10 anni di battaglie legali ha perso il 75% della sua clientela, chiuso una delle sue due aziende e ha tenuto in vita la sua prima “creatura”, la Osi, da lui fondata nel 1980 per volere della sua caparbietà e della sua famiglia.

Demolito con i fatti il capo accusatorio

Nel corso di questi lunghissimi anni – scrive Sergio Mastroiannisono riuscito a demolire il quadro accusatorio, evidenziando i macroscopici errori di metodo e analitici che erano stati compiuti proprio dallo stesso consulente del Pubblico Ministero. Per questo motivo il Tribunale di Terni è andato sino in fondo alla vicenda attraverso la nomina di un collegio peritale, le cui conclusioni hanno poi dato sostanza alle tesi difensive e quindi supporto all’assoluzione”.

Non è questo un punto di arrivo, ma di partenza

Ma per Mastroianni non si tratta di un punto d’arrivo, ma di partenza, perché la sua vicenda possa essere “giurisprudenza”: “Il mio scopo ora – conclude il professionista di Isola del Liri – è costituire per il futuro un caposaldo perché altri Professionisti e Imprenditori, perseverando nelle loro idee, non subiscano le mortificazioni di un calvario alimentato da una giustizia sempre più lenta”.   

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