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Anagni, primo consiglio e prime dure critiche per Bassetta dai suoi uomini della maggioranza

Lunedì 16 è andato in scena il tanto atteso primo consiglio comunale con il quale è iniziata ufficialmente l'era Bassetta con il centro sinistra che torna alla guida della città. Prima assise dove non sono mancate le critiche da parte degli stessi...

Lunedì 16 è andato in scena il tanto atteso primo consiglio comunale con il quale è iniziata ufficialmente l'era Bassetta con il centro sinistra che torna alla guida della città. Prima assise dove non sono mancate le critiche da parte degli stessi componenti della maggioranza al sindaco per la sceltadegli assessori esterni.

Il giuramento del Sindaco Fausto Bassetta: <<Un impegno che assumo, nella maniera più sacra e più totale, sull’osservanza della Costituzione, vero faro illuminante>>. La presentazione della Giunta e degli indirizzi generali sulla programmazione amministrativa: una città che dovrà ripartire, un centro storico da riqualificare, fondi ed investimenti strutturali, nuove tecnologie, ambiente e sanità; nuove tecnologie; fondi ed investimenti per valorizzare il know how del territorio; ricostruzione dell’Ente, partendo anche dall’organigramma.

Interventi forti all'inizio di seduta quando i Consiglieri di maggioranza, Simone Ambrosetti (La Rete dei Cittadini) e Simona Pampanelli (lista Bassetta), pur ribadendo impegno e augurando buon lavoro alla Giunta Bassetta, hanno espresso perplessità in merito ai criteri di scelta dell'Esecutivo (Assessori Tecnici), se non altro "per rispetto degli elettori che hanno espresso le loro preferenze (due dei componenti di Giunta sono stati candidati, l'Assessore Vari candidato con la lista l'AltrAnagni, l'Assessore Roiati candidato con la lista Bassetta, ndr).

<<Le abbiamo chiesto – ha detto il Consigliere di maggioranza Simone Ambrosetti rivolto al Sindaco - con il voto, di modificare il “modo di fare politica”, ma non di sostituirTi alla politica. Possiamo anche convenire sulla esigenza di voler indicare una lista di governo di indubbio valore, ma siamo tutti di Anagni e sappiamo dare a nomi e cognomi una provenienza: capiamo bene che la lista non è di tecnici ma di persone vicine alle liste che l’hanno sostenuta, e questa la riteniamo una cosa positiva. Ma le ipotesi per le scelte? O voleva discostarsi dalla cosiddetta “vecchia politica” e in tal senso è riuscito a trovare solamente due persone valide sulle 149 disponibili (il riferimento è ai 160 candidati, di cui parte compone il Consiglio Comunale, ndr), in tal senso mostrandosi forse poco sensibile nei confronti delle altre 147 (due assessori scelti tra i candidati non eletti, ndr); oppure la scelta, legittima, è ben riconducibile ai gruppi che l’hanno sostenuta, eccetto la nostra: ne prendiamo atto>>.

Anche per il Consigliere Simona Pampanelli l’intervento è chiaro: <<Non condivido i criteri e le logiche di scelta della Giunta – ha proseguito la Pampanelli – alcuni tecnici esterni sono persone che non si sono mai esposte pubblicamente per Lei, ma sono frutto di suggerimenti puramente politici e risultano avere legami con persone elette o personaggi ben presenti accanto a Lei durante la campagna elettorale. Altri ancora sono stati ripescati dalle liste prevaricando eletti con un maggior numero di preferenze, ed eletti con analoghe o superiori competenze, ben più conosciuti e stimati in Anagni>>.

La seduta si è svolta con toni di compostezza e decoro. L’augurio di “buon lavoro” al Sindaco e all’Esecutivo da parte delle minoranze, non senza qualche riflessione pungente, ma abbastanza soft, per Daniele Natalia: <<Il criterio del “tecnicismo”, applicato per la nomina della Giunta, risponde ad una visione politico-amministrativa legittima: ci è sembrato un po’ “autoritario” tenere per sé deleghe importanti come quelle ai Lavori Pubblici, all’Ambiente e all’Urbanistica. Ci impegneremo in questo ruolo che ci vede all’opposizione: sarò molto attento nei confronti di qualche Tuo collaboratore. Oggi è una giornata di festa ma da domani dovrai fare attenzione a tanti atti deliberativi, e valutare al meglio i profili di opportunità e compatibilità>>.

L’auspicio di “buon lavoro”, ed un particolare apprezzamento per “il decoro e la compostezza della prima seduta consiliare”, da parte del Consigliere di minoranza Roberto Cicconi, che ha poi aggiunto: <<Chiedo comunque la verifica, presso gli organi competenti, della compatibilità, in particolare degli Assessori Tagliaboschi (Direttore del Consorzio di Bonifica, nominato Assessore al Bilancio, ndr) e Ciprani (Preside Scolastico, nominata Assessore alla Cultura, ndr)>>.

La risposta dell’Assessore Aurelio Tagliaboschi non si è fatta attendere: <<Un intervento che non mi aspettavo, quello del Consigliere Cicconi, e che non ritengo costruttivo. L’Ente per cui lavoro è autonomo, anche rispetto ai controlli della Finanza Pubblica. Avrai comunque il parere legale in merito alla compatibilità d’incarico>>.

Anche l’Assessore Marilena Ciprani ha risposto fornendo una disposizione del MIUR che è chiara sulla assoluta compatibilità.

Il Sindaco Fausto Bassetta ha ribadito come su tale questione siano state già interessate le autorità preposte, e si attendono i pareri finali. Il Primo Cittadino ha inoltre ribadito come nel “Consiglio Comunale ci sia un livello politico molto alto", "difendendo" la scelta della Giunta per l'elevato livello di competenze. Nel corso della seduta, presieduta in apertura dal Consigliere Sandra Tagliaboschi (prima degli eletti) al voto la nomina del Presidente del Consiglio Comunale: la nomina è stata conferita all'avvocato Giuseppe Felli, eletto nella lista Idea Civica che ha voluto ringraziare tutti.

<<Gratitudine e viva soddisfazione per l’onore che i colleghi consiglieri mi hanno voluto tributare. La nomina a Presidente di questa importante assise e prestigioso organo dell’Amministrazione della città di Anagni mi riempie personalmente d’orgoglio ma allo stesso tempo mi investe di una importante responsabilità per la carica, il ruolo e la funzione che vengo chiamato a svolgere promettendo a voi tutti, a tutti i consiglieri, al Sindaco, ai componenti della Giunta, alla cittadinanza

intera il massimo impegno e la più totale dedizione>>. <<Ebbene – ha proseguito Felli - quale presidente del consiglio comunale mio compito sarà, oltreché quello di garante del suo corretto funzionamento nel rispetto delle norme di legge e di regolamento, quello di rappresentarne in ogni sede le legittime istanze e difenderne le prerogative, affinché tutti i consiglieri possano fattivamente assolvere al compito che la legge e lo statuto gli riservano e così contribuire sia all’attività consiliare nell’interesse supremo della città, sia partecipare all’attività amministrativa nel rispetto e nei limiti delle norme statutarie>>. <<Il consiglio comunale – è la conclusione del Presidente del Consiglio Comunale di Anagni - giammai dovrà ridursi ad essere un semplice “passacarte”, o un mero organo certificatore di decisioni già prese ma per il bene della città e il rispetto della carica che ciascun consigliere riveste, dovrà farsi portavoce e promotore dell’indirizzo politico indispensabile all’attività amministrativa che si pone come obiettivo l’interesse pubblico della collettività>>. RO.RO.

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