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Colleferro, Bianchi (PL) convoca un'audizione per la Valle el Sacco

La rinascita e il rilancio della Valle del Sacco trovano spazio nella programmazione europea 2014-2020. Un’occasione unica che come territorio non possiamo lasciarci sfuggire

La rinascita e il rilancio della Valle del Sacco trovano spazio nella programmazione europea 2014-2020. Un’occasione unica che come territorio non possiamo lasciarci sfuggire

Saranno settimane decisive perché potremo dare maggior rilievo al tema della “Valle del Sacco” secondo le linee di indirizzo presentate dal Presidente Zingaretti. Un “pacchetto di misure” che tra poche settimane arriverà in Consiglio e che, come, sottolineato dallo stesso Governatore, è l’inizio di una nuova fase per costruire il futuro dell’intera regione.

Per questo nei prossimi giorni chiamerò a raccolta presso il tavolo sulla Valle del Sacco insediato nell’VIII Commissione consiliare, secondo un calendario ben preciso, prima le associazioni di categoria legate all’agricoltura e all’industria e i sindacati, poi le università e i centri di ricerca. A queste audizioni, seguiranno quelle degli enti locali, delle associazioni ambientaliste e dei comitati di cittadini. A tutti loro chiederemo quali progetti si aspettano e richiedono per la Valle del sacco secondo dei criteri guida ben precisi: massimizzazione dell’impatto e dell’efficacia dell’azione, obiettivi misurabili e condivisione territoriale del progetto.

Da questa primissima fase, ci aspettiamo delle precise indicazioni su come incidere al meglio sulle linee guida presentate dalla giunta. Il mio obiettivo, che vorrei diventasse patrimonio di tutti i consiglieri regionali, è di valorizzare la Valle del Sacco e tramutarla in una terra di opportunità, benessere e cultura. Un obiettivo ambizioso, dirà qualcuno, ma che può essere raggiunto grazie ad un impegno intenso e congiunto di un intero territorio e che forse, per la prima volta e partendo dal basso, ha la possibilità di decidere il proprio futuro.

La “bonifica” della Valle del Sacco, sarà la trama su cui connettere agricoltura sociale, innovazione, produzione di “energia”, start up nelle finalità che la Regione si propone con la nuova programmazione: sostenere la crescita delle imprese, valorizzare le diverse potenzialità del Lazio e ridurre le disparità sociali offrendo risposte ai diversi problemi del territorio.

Il documento programmatico che la Giunta Regionale presenterà all’aula consiliare, ha una portata complessiva di 2,6 miliardi (che possono arrivare a 3 miliardi ). Dopo il vaglio del consiglio, la programmazione sarà aperta alla discussione dei cittadini, per giungere entro il 22 aprile all’Accordo di Partenariato.

Dopo tale data l’azione passerà di nuovo nelle mani della giunta, che entro il 22 luglio, e sulla base dell’Accordo di Partenariato, dovrà definire i programmi operativi, cioè gli interventi concreti collegati alle linee di indirizzo ricevute.

Un calendario molto fitto, quindi, che pone su tutti una grande responsabilità: lavorare al meglio per tramutare in progetti subito cantierabili gli obiettivi di indirizzo da inserire nella programmazione europea.

.Daniela Bianchi (PiL)

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