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Colleferro, il coordinamento dei sindaci finché non avrà uno strumento giuridico sembra essere un’accademia del nulla

E’ nato due anni fa il coordinamento dei sindaci della Valle del Sacco, riunioni in tutti i comuni aderenti, una passerella mensile per decidere il nulla, con il gruppo che scema sempre di più.  

E’ nato due anni fa il coordinamento dei sindaci della Valle del Sacco, riunioni in tutti i comuni aderenti, una passerella mensile per decidere il nulla, con il gruppo che scema sempre di più. Se questo coordinamento dei sindaci non si da uno strumento giuridico sta solamente facendo perdere tempo agli stessi sindaci che si presentano di volta in volta e alle associazioni che ripetono sempre le stesse cose ma alla fine il risultato è zero, nonostante la buona volontà del sindaco di Anagni Fausto Bassetta coordinatore del tutto e di tutti i partecipanti

Si parla sempre di immondizia, contratto di Fiume del Sin ed ognuno porta la propria idea, ma un’idea di sintesi non arriva “Io sin dall’inizio- ci dice l’assessore all’ambiente di Colleferro Giulio Calamita –ho sempre portato avanti questa idea, quella di invertire la rotta della gestione dell’immondizia. Invece, si sta sempre allo stesso punto ma finalmente si è capito che per la gestione dell’immondizia ci vuole un ciclo completo e con i comuni dove ancora non parte la raccolta differenziata perché non è facile farla partire, il problema è sempre punto e daccapo. Il Coordinamento dei Sindaci su questo problema, vuole tornare al pubblico, contro la volontà del governo che invece la vuole affidare al privato".

Nell’ultima riunione tenutasi a Colleferro si è parlato dell’immondizia, però i sindaci, come avevano promesso non sono andati neanche a vedere Colle Fagiolara, che sta crescendo a vista d’ochio, figuratevi, qualora dovessero togliere i pali dell’elettricità, cosa accadrà in quella discarica, dove una politica spenta e poco aderente alla realtà seguita a prevalere con il risultato che Colle Fagiolara si ingrassa sempre di più. In discussione, sono stati portati sempre i soliti dati, sempre le solite cose sui rifiuti, ma non è stato presentato nessun progetto che chiuda il ciclo dell’immondizia, perché ovviamente nessuno lo vuole, però nessun comune vuole affrontare in modo serio il problema, allora era meglio quando i comuni facevano tutto da soli e tutto andava meglio, oggi che la tecnologia anche in questo campo ci può venire incontro, per una gestione più oculata, ecco che il problema diventa sempre più complicato, perché non si ha una linea comune perché ancora si ha una visione del proprio orto e quello del vicino è sempre più bello.

Sindaci decidetevi: o nasce un consorzio, o meglio una rete tra comuni in modo da avere uno strumento giuridico per decidere altrimenti è meglio sciogliere l’assemblea: Perché anche la proposta saggia che ha fatto l’assessore Calamita di mettere a sistema un tavolo tecnico può essere buona, ma di fronte alla decisioni della Regione Lazio, che va avanti come un mulo per i grossi problemi di Roma, chi la ferma.

La rete di comuni potrebbe essere un buon deterrente, ma senza uno strumento giuridico sono solamente parole al vento o anche buoni propositi. Inoltre, al vostro tavolo sono stati sempre assenti gli industriali che voi stessi non avete mai investito di tutti questi problemi, questo è quanto emerso dall’ultima riunione colleferrina, dove ci pare di aver visto pochi sindaci in confronto alla precedenti riunioni.

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