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Roma, velocizziamo Roma-Milano ma la Cassino -Roma resta un inferno

Trenitalia si vanta dimenticando i pendolari d’Italia. Dal 14 giugno è entrato in servizio il nuovissimo Frecciarossa 1000 che porta il nome di Pietro Mennea, collegando le due principali città italiane, Roma e Milano in due ore e venti minuti...

Trenitalia si vanta dimenticando i pendolari d’Italia. Dal 14 giugno è entrato in servizio il nuovissimo Frecciarossa 1000 che porta il nome di Pietro Mennea, collegando le due principali città italiane, Roma e Milano in due ore e venti minuti che occorrono sulla Roma Cassino per percorrere 130 Km.

Giorgio Alessandro Pacetti ex Presidente della Consulta dei Comitati pendolari del Lazio ricorda al raggiante amministratore delegato di Fs Italiane, Michele Mario Elia, che è inutile, a questo punto, accelerare oltre misura linee privilegiate con il nuovissimo Frecciarossa 1000 quando per percorsi di appena 130 km, ci si impiegano oltre due ore. Se la filosofia di questa impresa è di far quadrare i conti continuando a far finta che non ci siano disservizi sulla rete ferroviaria regionale, faccia pure.

Ma non è una soluzione degna di merito.

Molte volte il tempo di percorrenza da Cassino- Roma con i treni interfrigo d’inverno o l’interforno d’estate è il medesimo che Frecciarossa 1000 impiegha dal 14 Giugno tra il Duomo e la Capitale. Complimenti!

TRASPORTI: NO ALLA RIDUZIONE DEI SERVIZI, SÌ ALL’ASSUNZIONE DEGLI STUART PER SCORTARE I TRENI!

Dopo la follia di un gruppetto di delinquenti che nella stazione di Milano hanno aggredito con il machete staccando un braccio ad un Capo treno reo soltanto di aver chiesto il biglietto ad uno di loro, Trenitalia e sindacati hanno richiesto la presenza di agenti della Polfer sui treni Regionali tra cui la Nettuno - Roma, bestia nera dei pendolari, più volte considerata tra e linee peggiori d’Italia, come potrebbe sitarsi tale anche la ben nota linea Cassino-Roma.

I ferrovieri sono stanchi, hanno paura, perché le aggressioni in branco si sono moltiplicate da quando Trenitalia ha attuato, negli ultimi anni, una forte cura “dimagrante” mettendo su ogni treno Regionale un solo dipendente oltre il macchinista.

L’ipotesi di cancellare tredici corse a rischio aggressioni ci si augura che resti soltanto una minaccia anche perché il servizio è scadente, e la gente è esasperata e costretta a viaggiare quotidianamente in piedi schiacciata lungo i corridoi e tra le poltrone.

Pensare, poi, di sospendere un servizio perché mancano i necessari controlli sarebbe davvero un’assurdità!

Sarebbe invece logico assumere degli stuart, come assistenti non solo dei viaggiatori, ma anche del capotreno senza scomodare gli agenti della Polfer che fanno un eccellente servizio a terra nelle stazioni.

Giorgio Alessandro Pacetti ex Presidente dei Comitati Pendolari del Lazio.

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