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Valle Del Sacco

Colleferro, al via la chiusura della discarica. Piantati i primi alberi per il post mortem

Domenica 6 ottobre sarà una giornata che verrà ricordata per molto tempo. Dopo oltre 20 anni di attesa il primo atto concreto per la chiusura del mega impianto

Una giornata storica per la Valle del Sacco e per la zona a ridosso tra le provincie di Roma e Frosinone. Quella di domenica 6 ottobre verrà ricordata come la giornata in cui dopo oltre due decenni di attesa e dopo proteste e manifestazioni a non finire è iniziata la fase di chiusura della discarica di Colle Fagiolara nel comune di Colleferro, ovvero la discarica più grande del Lazio che verrà chiusa in via definitiva il 31 dicembre 2019.

L'annuncio dell'assessore Calamità dell'aprile 2019

Ieri un sindaco Sanna che si è detto veramente emozionato, accompagnato da altri amministratori del territorio, ha messo a dimora il primo albero per la realizzazione della prima barriera del “post mortem”. Da oggi verranno piantati altri cento alberi via fino al termine del primo lotto. In questi giorni si lavorerà nella parte più vecchia, quella inutilizzata, e in quella laterale, dove si può intervenire con la discarica ancora in funzione. Dopo la chiusura si passerà alla fase 2 di completamento e sistemazione di tutta l’area.

Le parole del sindaco Sanna

“Una discarica immensa, 25 lunghi anni di apertura. Una chiusura che sembrava un miraggio, un post-mortem spesso messo in dubbio ed oggi finanziato con i primi 2 milioni di euro. 100 alberi, primo lotto della barriera arborea più alta, un progetto di copertura che renderemo pubblico nei prossimi giorni con migliaia di metri di telo drenante, di terreno vegetale e di specie arboree di ogni tipo.

Un sogno che si realizza

Un sogno che si realizza e che è prodromico alla chiusura definitiva per fine anno, una speranza che avevamo da una vita ed oggi è realtà. Inceneritori chiusi, discarica chiusa, bonifica di arpa 2 avviata, raccolta differenziata porta a porta a livelli storici: questi sono fatti concreti. Qualcuno dirà: e allora il mega impianto del piano rifiuti? Io gli rispondo subito: intanto è solo un progetto sulla carta, poi nulla può essere più fatto su questo territorio che serva alla città di Roma, infine nulla può essere fatto senza il confronto democratico coi movimenti e le associazioni che rappresentano la parte impegnata delle nostre popolazioni! Io comunque mi sono emozionato. Sono umano pure io, questi momenti li abbiamo attesi dai tempi delle scuole superiori!”

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