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Colleferro, bocciata in consiglio la mozione delle minoranze. Il museo Marconiano va ai privati

Ieri (lunedì 9) Settembre presso il comune di Colleferro è tornato a riunirsi il consiglio comunale, con più di un ora e mezza di ritardo dall’orario prestabilito per il suo inizio. I vari consiglieri si sono fatti attendere dopo la pausa estiva...

Ieri (lunedì 9) Settembre presso il comune di Colleferro è tornato a riunirsi il consiglio comunale, con più di un ora e mezza di ritardo dall’orario prestabilito per il suo inizio. I vari consiglieri si sono fatti attendere dopo la pausa estiva con disapprovazione dei cittadini presenti i quali hanno atteso irrequieti e reclamando l’arrivo dei consiglieri di maggioranza senza i quali non si sarebbe potuta aprire la seduta comunale.

A seguito delle mozioni presentate dai consiglieri di opposizione durante le sedute precedenti a proposito della riqualificazione del Museo Marconiano di Colleferro, sito in viale degli Esplosivi si sono aperti dibattiti di interesse riguardo al fabbricato e si sono discusse a tal proposito le sorti della struttura, unico rudere storico contenente l’importante Collezione Cremona oltre ad altri strumenti telecomunicativi unici al mondo nel loro genere. Colleferro è una cittadina che conserva pochi elementi storici vista la sua giovane età, e la vendita di tale stabile o peggio ancora, il suo totale abbattimento per la ricostruzione a seguito di un ulteriore struttura non è stato assolutamente visto di buon occhio dai cittadini presenti, né tanto meno dai consiglieri di minoranza che hanno a lungo dibattuto sulle sorti del museo, proponendo anche la ricollocazione della biblioteca comunale di Colleferro attualmente sita nella struttura così detta il ‘Cubo’ di Colleferro in via Carpinetana Sud, all’interno del museo Marconiano, uno spostamento a fini valorizzativi. Tentativo il medesimo di rivalorizzare appunto e riqualificazione dell’intero patrimonio custoditovi all’ interno.

Le istanze presentate nell’ultimo consiglio, relativamente all’apposizione di una targa commemorativa presso la locale stazione ferroviaria all’eroe Enrico Toti e alla istituzione della Consulta delle donne, sono state approvate all’unanimità da maggioranza ed opposizione.

Colleferro è una città che racchiude molte potenzialità soprattutto a livello culturale ma purtroppo sono in pochi coloro che davvero si preoccupano delle sorti di quel poco di ‘storico’ che ne resta al suo interno. Tra le richieste poste agli atti in seduta consiliare risultano: l’apertura di un Centro di Ascolto gratuito sulla ‘Violenza rivolta alle donne’, sulle violenze compiute tra le mura domestiche verso i deboli e i disagiati, istituendo un gruppo di ricerca disciplinare contro questi soprusi; la riqualifica dell’intero apparato idrico di Colleferro in criticità costante, al fine di rendere potabile l’acqua cittadina intesa come priorità assoluta, investendo a tal fine i proventi delle bollette o dei pagamenti per modernizzarne i pozzi utilizzando e risparmiando materiali. Dopo ben due ore e mezza in sala tra attese e polemiche si è giunti a conclusione di questo primo consiglio comunale ‘post-estivo’ e per non peccare di originalità, anche questa volta con il rinvio degli ulteriori punti, che sarebbero dovuti esser discussi, al prossimo consiglio comunale, ovviamente in data da decidere.

Clarissa Guerrieri

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