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Come io lo vedo: a Colleferro lo sport deve restare un valore sociale.

Sugli impianti sportivi di Colleferro continua una battaglia durissima, combattuta dalle associazioni sportive della nostra città per riaffermare il loro diritto ad esistere. Da quasi 2 anni, infatti, continua la discussione sul regolamento che...

Sugli impianti sportivi di Colleferro continua una battaglia durissima, combattuta dalle associazioni sportive della nostra città per riaffermare il loro diritto ad esistere.

Da quasi 2 anni, infatti, continua la discussione sul regolamento che il Sindaco Pierluigi Sanna, l’assessore Sara Zangrilli e il presidente della commissione Sport Francesco Guagnagno porteranno all’approvazione del consiglio comunale venerdì 28 aprile 2017.Oggetto della discussione la volontà politica dell’amministrazione di centro-sinistra di trasformare lo Sport da opera sociale a oggetto di lucro per investitori privati.

Infatti, leggendo la bozza del progetto, emerge come a poter partecipare ai bandi pubblici siano soltanto le società iscritte al registro delle imprese. Restano escluse le associazioni sportive che sono, al contrario, iscritte al registro del C.O.N.I., che prevede per queste di non essere a scopo di lucro.

Ma queste sono decisioni prettamente politiche, non tecniche. È normale, e oserei scontato, che il regolamento rientri nelle linee guida del documento redatto dal C.O.N.I.

Il problema sta nel fatto che il Comune di Colleferro considera lo sport come un’attività economica e non sociale. Questa è una decisione di natura politica che sceglie la strada delle concessioni di servizi e appalti a rilevanza economica ai quali potranno partecipare solo società a scopo di lucro che, qualora non saranno in grado di produrre profitti, verranno aiutate dai contributi del Comune.

Oltretutto, questo regolamento porterà lo sport colleferrino a morire, distruggendo tutte quelle società ed associazioni sportive che hanno fatto della qualità, del sacrificio, della passione e non del lucro i loro valori, permettendo a migliaia di giovani di fare sport a prezzi sociali e costruendo anche campioni.

Perché non dimentichiamo che il Rugby, la ginnastica e molte altre associazioni sono arrivate alla ribalta della cronaca sportiva nazionale grazie alla qualità degli atleti che hanno formato nei nostri numerosi impianti. Tutto questo, però, non interessa al Sindaco e alla sua maggioranza.

Ma se abbiamo capito come riusciranno a distruggere lo sport colleferrino, non abbiamo ancora capito il perché. Quindi una cosa vorremmo venisse spiegata a tutti i cittadini. Quale è la ratio di questo regolamento? Perché si decide di distruggere un sistema che per anni ha funzionato? Mediteremo su tutto questo, perché la città merita risposte serie, non le solite scuse che ci vengono rifilate.

Alessandro Verrelli

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