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Colleferro

Lazio Ambiente, situazione aziendale sempre più critica. Pronto l’ennesimo sciopero

Duro monito dei sindacati al “padrone” Zingaretti che sta lasciando morire il tutto senza tutelare i posti di lavoro

La situazione della società regionale (ex GAIA) che raccoglie i rifiuti in una decina di comuni a sud di Roma in queste ultime ore si sta facendo sempre più pesante. La società è stata messa in liquidazione e molti comuni ne sono usciti, alcuni lasciando anche pesanti debiti, mentre Colleferro e gli altri dei monti lepini stanno cercando di creare una sorta di consorzio sovra comunale per la gestione dei rifiuti. Nel frattempo i centinaia di lavoratori di Lavoratori di Lazio ambiente si ritrovano con le spalle al muro e tra qualche settimana potrebbero trovarsi senza lavoro e con le famiglie da mantenere. 

Lavoratori senza stipendio

“Il padrone della Lazio Ambiente - scrivono in una nota i rappresentanti sindacali di Cgil - Fit Cisl reti - Uiltrasporti e Fiadel - lascia i lavoratori senza stipendio, dicendo di avere predisposto il metodo di prelievo forzoso sui comuni morosi e dichiarando al tavolo che non sa quando sarà in grado di usarlo.  Il Padrone della Lazio Ambiente vota una legge sulla salvaguardia occupazionale e non assume nessuna iniziativa per fermare i licenziamenti, neanche quando l’azienda dice che la prossima settimana si troverà di fronte alla impossibilità di mantenerli in servizio. Il Padrone della Lazio Ambiente dice che giovedì affrontiamo le questioni e le risolviamo e manda la dirigenza dell’azienda a vessare i lavoratori per mandarli a firmare contratti di lavoro con un’azienda privata su cui pende uno sciopero per non aver pagato i lavoratori di un altro cantiere”.

Entro fine ottobre la società sarà liquidata
 

“Il padrone della Lazio Ambiente racconta al tavolo il lavoro della realizzazione del proprio piano industriale mentre la direzione aziendale dice allo stesso tavolo che si rischia, senza fatti concreti, che al massimo a fine ottobre la società dovrà essere liquidata. Il padrone di Lazio Ambiente firma accordi per interventi di sostegno alla chiusura del ciclo dei rifiuti, per la governance pubblica, per la gestione coerente degli ammortizzatori sociali, per la gestione di politiche attive a sostegno dei lavoratori che perderanno il lavoro, per un intervento sul tema dell’ambiente e della salute pubblica con un ruolo rinnovato per il presidio ospedaliero di Colleferro mentre Lazio Ambiente fa e dice esattamente il contrario”. 

Le cambiali politiche

“Zingaretti non sei credibile – proseguono i rappresentanti sindacali di Cgil - Fit Cisl reti - Uiltrasporti e Fiadel - prendi in giro i lavoratori, li affami e poi consenti che su ciò che rimane di una azienda pubblica si consumi il massacro dei dipendenti della Lazio Ambiente e delle loro famiglie. Zingaretti non sei credibile, esponendo l’entourage di boiardi che continuano a rinnovare cambiali politiche, che ne te ne la tua giunta sembrate avere intenzione di onorare, solo allo scopo di tirare avanti fino alla campagna elettorale, con Roma sepolta dai rifiuti e il territorio del Lazio dove ogni tanto si accende un fuoco di rifiuti. Zingaretti fai vedere che hai a cuore i lavoratori e le loro famiglie, che tieni al territorio e alla sua salute, la legalità e la sua difesa, alla macchina pubblica e al suo valore in regione come nei Comuni rafforzando il lavoro di chi opera correttamente e rieducando quanti ne fanno un uso spregiudicato. E soprattutto evitando che una pubblica amministrazione premi chi si adopera per licenziare lavoratori con incarichi di prestigio nei suoi apparati più importanti”. 


A breve un altro sciopero

"Noi continueremo il nostro lavoro di resistenza e di difesa dei lavoratori, anche contro chi, come la tua dirigenza aziendale, tenta di criminalizzarli per legittime paure e sospetti, continueremo a difendere il territorio. Domani indiremo uno sciopero dei lavoratori e nei prossimi giorni organizzeremo quanto possiamo per impedire questo scempio, sapendo che al nostro fianco avremo quella amministrazione pubblica fatta di onestà, diligenza e attaccamento alla gente di cui da queste parti andiamo fieri. E conteremo gli assenti. E chi se ne lava le mani.
 

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