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Sabato, 27 Aprile 2024
Valle Del Sacco

Lutto nel mondo dello spettacolo, è morto Giacomo Roia in arte Giako

L’artista di strada poliedrico era partito dalla sua Artena, nel sud della provincia di Roma, per arrivare alla ribalta nazionale nei programmi della Rai

Dal nord Italia la triste notizia tramite i social ha fatto il giro della nostra penisola ed è arrivata fino alla sua amata Artena, nel sud della provincia di Roma. Giacomo Roia, in arte Giako, è morto nella notte nel suo appartamento di Milano dopo un malore. Ma sulle cause del decesso del 37enne artista che si è esibito in strada in tutta Europa e nel resto del mondo ancora non si hanno notizie certe. In mattinata i genitori lo hanno raggiunto. Sul corpo verrà effettuata l'autopsia nei prossimi giorni.

Giacomo Roia, era papà di un bambino che amava più di ogni cosa. Era un artista di strada a tutto tondo, uno che ha vissuto tutta la vita esibendosi per strada e viaggiando in diversi paesi del mondo anche oltreoceano. Durante la trasmissione Rai ‘Dalla Strada al Parco? Del luglio del 2022 aveva ricordato come la sua prima esibizione di contact e clownerie la fece a 16 anni in piazza a Frascati.

A 19 anni Giako era scappato di casa e si è imbarcato a Civitavecchia verso Barcellona, dove ha cominciato la sua carriera sulle ramblas. Da lì, è rimasto all'estero per 14 anni. Nonostante le sue esperienze televisive e teatrali, per lui non c'era palcoscenico più emozionante e gratificante della strada.

“Ormai mi sono dedicato al mestiere dell’arte performativa da quasi 20 anni – aveva detto in una bella intervista al giornalista Vittorio Aimati - per molti anni i miei palchi sono  state le strade e le piazze del mondo. Amo particolarmente l’arte di strada, perche mi ha dato la possibilità di mettermi in mostra, e soprattutto di vivere la vita che ho sempre sognato. Vedo il mio lavoro non come un passa tempo ma come un vero e proprio mestiere. Per anni ho sono sceso in piazza tutti i santi giorni dal lunedì alla Domenica, anche quando non c erano persone in giro. L’obiettivo era imparare il più possibile a come approcciare il pubblico, capire cosa significa mettere a proprio agio persone che non conosci e farlo in pochissimo tempo. Dopo tanti anni di sudore e strada, sono cominciati ad arrivare i primi ingaggi importanti. Uno fra questi è la direzione artistica, durante il carnevale di Venezia, di due eventi molto importanti in collaborazione con l’atelier Sogno Veneziano di Giulia Russolo.

Molti i messaggi di cordoglio che iniziano ad arrivare sui social in queste ore: “Questo eri tu... sorridente, solare, amico di tutti, fratello – cosi una sua amica Sara commentando la foto che vedete in alto -  ti ricordi quando venivi a casa mia con mio fratello e tutti i tuoi amici che mi mandavate via dalla cameretta perché dovevate giocare con la play, quando prendevi il mio bastone di Twirling e mi dicevi imparami come si fa... quando mia madre la chiamavi mamma ti confidavi con lei... eri un figlio per mia madre e un fratello per me... questo eri tu.. Avevi promesso a mio figlio che un giorno saresti tornato a casa di mia madre e nel giardino avresti fatto lo spettacolo solo per lui e miei nipoti... ecco questo non è successo tu non tornerai più e loro ti aspetteranno sempre...non doveva andare così... fai buon viaggio resterai sempre nei nostri cuori”.

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