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Lunedì, 29 Aprile 2024
Valle Del Sacco

Valmontone, il “pollo della discordia” infuoca la campagna elettorale

Mancano ancora diversi mesi alle amministrative ma è bastato un post dell’ex assessore Gentili sulla mensa scolastica a mandare su tutte le furie il sindaco Latini

Parafrasandro il bellissimo film degli anni 60 “Per un pugno di dollari” del regista Sergio Leone a Valmontone in questi giorni si sta vivendo la fiction “per un pugno di cosce di pollo”. In pratica è bastato un post dell’ex assessore Marco Gentili per “infuocare” la campagna elettorale della prossime elezioni amministrative che si avranno nella primavera del 2023, dopo le elezioni regionali che siamo sicuri cambieranno molto gli scenari anche a livello locale.

Nel post in questione Marco Gentili ha descritto dei problemi con il cibo della mensa della scuola dove va la figlia ed ha parlato di un pollo completamente crudo, specificando che erano parole da “padre” e non da politico. Con quest’ultima frase che non ha avuto il seguito sperato perché poco dopo il sindaco Alberto Latini ha replicato, sempre sui social, parlando di: “post becero e di mancanza di rispetto per i lavoratori della mensa”.

Le parole dell’ex assessore gentili Marco Gentili

“Sono giorni che mi vengono continuamente segnalati problemi per quanto concerne la “mensa scolastica”, naturalmente sto cercando di capire se effettivamente esiste un problema in tal senso, ebbene stasera ne ho avuto direttamente conferma da mia figlia (di 7 anni) che usufruisce di tale servizio soltanto il Giovedì, sentirmi dire che le è stato servito pollo crudo (“papà si vedeva il sangue e non l’ho mangiato”) mi fa letteralmente andare su tutte le furie soprattutto per la pericolosità che tale cibo può arrecare a livello di salute. Naturalmente non sto colpevolizzando nessuno, ma domani mi recherò in Comune per approfondire quanto sta accadendo. P.S. Il post non vuole assolutamente essere strumentale per qualsivoglia pensiero “politico” ma è solo figlio di una preoccupazione da parte di un genitore e cittadino qualsiasi”.

La replica di Latini

Fin qui le parole di Gentili che nel primo cittadino valmontonese hanno provocato una reazione a dir poco aggressiva ed è entrato anche nel dettaglio della cottura del pollo.

“La campagna elettorale sta iniziando nel modo peggiore. Mancano ancora diversi mesi al voto ma, da qualche giorno, c’è ci si diverte a cercare di gettare discredito sulla refezione scolastica. La scorsa settimana qualcuno provò a mettere in giro la voce di una presunta intossicazione alimentare ad alcuni bambini (ma era solo un virus intestinale, che aveva colpito in alcuni casi anche i genitori).

Stavolta, con un post becero e lesivo della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici del nostro centro cottura – scrivi sui social Latini - un ex assessore scrive sui social che la figlia avrebbe mangiato del pollo crudo. Non prende subito il telefono per chiedere delucidazione ma scrive un post sui social dove insinua il dubbio e il sospetto e annuncia che domani provvederà a verificare. Domani?!

Si dà il caso, e questo l’ex assessore lo sa bene, che il centro cottura di Valmontone è gestito ormai da nove anni da una società, con lavoratori e lavoratrici di grandissima serietà, che si è sempre contraddistinta in primis per la qualità dei prodotti cucinati per i nostri bambini e bambine: pasta Molisana, carni Amadori, surgelati Bonduelle. Marchi noti e garantiti che, nonostante i rincari, da nove anni vengono acquistati e cucinati ogni giorno per circa 950 pasti.

Da nove anni la qualità delle nostre mense scolastiche è certificata e riconosciuta da tutti, genitori ed insegnanti. Ogni giorno, di qualsiasi portata, viene accantonata una porzione per eventuali verifiche nei giorni a seguire. Mai nessun problema si è verificato a chi mangia a scuola. E’ curioso, se non sospetto, che all’improvviso si inizi a gettare infamia e sospetto sulle nostre mense.

Il pollo di oggi è stato cotto, diversamente dal solito, con una procedura a vapore per garantirne ancora di più la cottura fino all’interno e, soprattutto, mantenerlo più morbido ed appetitoso per i bambini e le bambine. Stamattina, alle 9.50, è stata fatta una foto ad una teglia e spiegato a tutti i responsabili dei plessi che quella carne all’apparenza più rosea era figlia di una cottura diversa, profonda e garantita. Ed il pollo è piaciuto tantissimo anche ai più piccoli. Se l’ex assessore avesse fatto una telefonata a chi conosce, anziché scrivere un post di sospetto, avrebbe avuto le risposte che voleva, evitando però di gettare discredito su chi lavora nelle nostre mense.

Farò tutto quanto nelle mie possibilità per impedire che la campagna elettorale si faccia sulla pelle di chi lavora anziché sui temi e sulla politica. Il rispetto delle donne e degli uomini che si impegnano ogni giorno per la nostra comunità va rispettato, sempre e comunque. Chi pensa di fare diversamente ha sbagliato indirizzo”.

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