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Palestrina, tantissima commozione per l’ultimo saluto a Stefano Salvatori

Ciao Stè. Palloncini bianchi in cielo. Una grafica che ha aperto il corteo. La lettera del Vescovo Domenico e soprattutto tanti applausi per il giovane Stefano Salvatori, 17 anni,  di Castel San Pietro, che frequentava il liceo artistico di Cave...

Ciao Stè. Palloncini bianchi in cielo. Una grafica che ha aperto il corteo. La lettera del Vescovo Domenico e soprattutto tanti applausi per il giovane Stefano Salvatori, 17 anni, di Castel San Pietro, che frequentava il liceo artistico di Cave, nel giorno dei suoi funerali nella quasi novecentesca Cattedrale di Sant’Agapito a Palestrina.

Stiamo parlando del ragazzo che nella notte di sabato 16 voleva far vedere quanto era bravo alla fidanzatina e ad alcuni amici ed è volato sulla strada sottostante da una balaustra nei giardini Barberini a Palestrina sbattendo violentemente la testa. Nulla hanno potuto fare i medici per salvarlo ed è poi morto in ospedale.

Una chiesa strapiena di giovani in lacrime e altrettanti fuori hanno accolto la bara bianca arrivata un’ora prima dei funerali insieme ai Sindaci di Palestrina e Castel San Pietro Romano (che hanno proclamato il lutto cittadino per la giornata di giovedì), i colleghi di Cave e Gallicano e la moltitudine di studenti di tutto il comprensorio. Stefano era un ragazzo solare ed aveva un nobile progetto da realizzare. Quello di costruire in Brasile un campo da Calcio per una comunità locale che lui aveva conosciuto quando è andato per la GMG con Papa Francesco nel 2013 ed era rimasto colpito dal fatto che i ragazzi giocassero scalzi dovunque si trovavano.

E’ stato il giovane sacerdote Don Antonello Sio, insieme ad altri presbiteri a celebrare le esequie. Dal vangelo ha tratto: “Io vado a preparare il posto”. Don Antonello ha letto la lettera del Vescovo Domenico che nel passo centrale riporta “… la nostra fede ci dice che Gesù, che tu amavi e che tenevi nel segreto dei tuoi pensieri e delle tue preghiere, ti ha accolto con sé. Ha dato compimento alla tua voglia di vivere e ha permesso che tu andassi da Lui. Conosce il nostro piano e tu dal cielo lo puoi lenire chiedendo per noi a Dio la forza necessaria; noi ti continuiamo a dimostrare la nostra amicizia, supplicando Dio che perdoni le tue fragilità che sono anche quelle di tutti noi, e faccia un ritratto completo della tua vita, contando uno per uno i tuoi gesti di bontà, di generosità, le tue preghiere sommesse, i tuoi desideri anche solo accennati… e così tu venga collocato nella sua bontà e misericordia”.

Alla fine della Santa Messa gli amici, gli scout di Genazzano e Cave ed i compagni di scuola, anche della scuola media lo hanno accolto con lunghi applausi e pensieri affettuosi.

Non ci sono parole per consolare Mamma Carmina, papà Maurizio e le due sorelle, però abbiamo notato, caro Stefano, che di amici ne avevi veramente tanti e la loro presenza, oggi, è la chiara dimostrazione che tutti ”caro puffo ricciuto” ti hanno voluto bene in vita e ti ricorderanno per sempre.

Intanto, da parte dei Carabinieri di Palestrina (il Capitano Maiello era presente ai funerali) le indagini stanno andando avanti ed è già stato rimesso un primo rapporto al magistrato, che ha interrogato coloro che erano presenti quella notte e sembra che tutte le voci siano concordanti. E’ stato un tragico gioco che ha strappato Stefano alla vita.

Servizio e foto di Giancarlo Flavi (vietata la pubblicazione anche parziale diritti riservati)

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