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Cronaca

Palestrina, sulla morte di Stefano Salvatori ancora troppi i dubbi. I familiari tornano a Chi l’ha visto

Ci risiamo, a distanza di quasi un anno dalla tragedia che nel maggio scorso portò alla morte del 17enne Stefano Salvatori che in un sabato sera di metà maggio finì a terra dopo un volo di diversi metri sul cemento dei centralissimi giardini del...

Ci risiamo, a distanza di quasi un anno dalla tragedia che nel maggio scorso portò alla morte del 17enne Stefano Salvatori che in un sabato sera di metà maggio finì a terra dopo un volo di diversi metri sul cemento dei centralissimi giardini del Principe a Palestrina.

Una morte assurda che ancora oggi lascia troppi dubbi con i familiari dello sfortunato ragazzo che stanno facendo di tutto per arrivare alla verità. Ieri la mamma e la sorella Manila, insieme agli avvocati Conte e Camomilla sono stati ospiti, di nuovo, della trasmissione di Rai 3 Chi l’ha visto condotta dalla giornalista Federica Sciarelli.

I familiari e gli avvocati hanno fatto il punto sulla vicenda per la quale ancora resta aperto il fascicolo per omicidio colposo al tribunale di Velletri e proprio su questo punto che i familiari vogliono fare chiarezza ed evitare che si arrivi alla chiusura del procedimento. Inoltre, ieri sera, hanno fatto vedere le immagini, per alcuni versi agghiaccianti, dei momenti successivi al volo di Stefano con il gruppo di ragazzi che era sceso dalla parte alta dei giardini ed aveva raggiunto il corpo del ragazzo. C’era chi si dimenava e chi si agitava e chi invece parlava tranquillamente.

“Non riusciamo a capire – hanno spiegato i familiari e gli avvocati – come sia possibile che dopo tutto questo tempo ancora non si riesca a fare chiarezza sulle cause che hanno portato alla morte del nostro Stefano. Ancora si parla della presunta gara di sputi e quindi della caduta accidentale ma di saliva ne è stata trovata pochissima. Sono stati fatti molti errori dagli inquirenti e l’area dove è caduto Stefano non è stata chiusa. Il sangue di Stefano è andato a finire sotto le scarpe dei ragazzi presenti sul posto ed è stato portato in giro per tutti i giardini. Inoltre i tre ragazzi che erano con lui (due ragazzi ed una ragazza) nelle confessioni si contraddicono a vicenda e non emerge un quadro chiaro che ci fa capire come abbia fatto Stefano a cadere da quel muro. Il tecnico del tribunale ha fatto una ricostruzione in cui si vedrebbe Stefano cadere in avanti quando invece dai segni che abbiamo ritrovato sul corpo è sempre più probabile che sia caduto all’indietro. Ci sarebbero, poi, delle testimonianze importanti di una ragazza e di un ragazzino presenti al momento del volo, ma questi sono spariti nel nulla ed i Carabinieri non riescono più a trovarli. Facciamo appello ai genitori di questi ragazzi che li accompagnassero dai carabinieri per raccontare quanto sanno”.

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