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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Ceccano

Il sindaco pone il veto su Bella Ciao: la banda suona l'inno alla resistenza in segno di protesta

A Ceccano il primo cittadino Roberto Caligiore ha fatto sì che non venisse intonato "il canto della libertà" nella giornata dedicata alla Liberazione Italiana dal nazismo e dalla dittatura fascista. La nota di Progresso Fabraterno

Ieri, 25 Aprile 2023, si è svolta a Ceccano la celebrazione in onore della Festa della Liberazione Italiana dal nazismo e dalla dittatura fascista. Nonostante dovesse essere una giornata di unione e fraternità, si è verificato un episodio che getta l'ombra di una divisione insensata su una giornata simbolo di libertà e democrazia.

Durante la cerimonia, alla Banda comunale di Ceccano non è stata data la possibilità di suonare il canto di libertà “Bella Ciao”. Gli stessi componenti della Banda hanno considerato di natura prettamente politica questa “proibizione”, dal momento che il Sindaco Caligiore ha posto il veto sull'esecuzione del brano , vietandola di fatto.

Dopo la commemorazione, riunitasi a fianco a un bar, la Banda di Ceccano ha iniziato a suonare lo storico canto partigiano a mo' di protesta.

"Ringraziamo la Banda di Ceccano per aver ricordato a tutti noi gli ideali che animano questa giornata e l'Italia repubblicana.

Vogliamo ricordare al Sindaco Caligiore che “Bella Ciao” ​​è una canzone di resistenza al nazifascismo. Evoca libertà e opposizione agli estremismi e fu adottata dall'ANPI e da tutto l'arco democratico come simbolo di lotta contro il fascismo.

“Bella Ciao” ​​non appartiene a pochi, non è simbolo di una parte politica, ma inno di tutti gli amanti della democrazia. Tale dovrebbe rimanere e dovrebbe essere rispettata, così come la memoria di tutti i partigiani e le partigiane che hanno lottato per la libertà di cui ancora adesso gioviamo" .

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