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Anagni, non si ferma la raccolta firme per il PPI

Da questi giorni è possibile sottoscrivere l’appello anche neigli sudi dei medici di base

Va avanti la raccolta firme per il PPI di Anagni. Anche i medici appartenenti allo SNAMi hanno aderito ed hanno messo a disposizione i loro studi. Ad Anagni vengono raccolte dal dottor Antonio Necci con studio in viale Regina Margherita 80, e dai dottori Marco Bracci, Daniela Cantagallo, Milva Gatti, Antonio Necci, Giovanni Paliotta, Silvano Michele Salvati, Rocco Michele Schiavi con studio in forma associativa in via Gimignani 1.

Le parole di Magnante

“Lo SNAMI sezione provinciale di Frosinone – spiega il presidente provinciale Giovanni  Magnante -, attraverso i suoi delegati di Anagni che hanno partecipato ai tavoli sindacali presso la Asl Frosinone, sin dall'ottobre 2017 ha manifestato ferma opposizione al disegno, esplicitamente dichiarato della Asl e della Regione Lazio di volere sopprimere il Punto di Primo Intervento di Anagni.

Il grido di allarme

L'allarme venne sin da quel tempo lanciato pubblicamente, tramite ripetuti comunicati sulla stampa, e pure con documento formale di contrarietà sottoscritto da quasi tutti i medici di famiglia di Anagni. Ma amaramente dobbiamo constatare che la nostra prontezza di allora non è stata per tempo adeguatamente afferrata; e questo è il nostro maggiore dispiacimento, adesso che, confidiamo non in maniera irreversibile, il PPI di Anagni è stato disattivato. Perciò la nostra azione continua, anche con la raccolta firme attivata in tutta la zona nord, attraverso i propri medici associati al sindacato, che forniscono pure alla popolazione la completa e precisa informazione, derivante dall'essere stati protagonisti diretti e soli oppositori della vicenda in quel momento nelle sedi ufficiali, non per averla sentita postuma da narrazioni di terza o quarta mano. La conoscenza  accurata  e rigorosa della materia è fondamentale, l'approssimazione e l'impreparazione non portano mai da nessuna parte.

Però, oltre la raccolta firme, quale soggetto istituzionale e legalmente rappresentativo, verranno prese in considerazione dallo SNAMI tutte le altre opzioni offerte dall'ordinamento, nella consapevolezza che la partecipazione e la mobilitazione sono attività necessarie ma non sempre sufficienti per raggiungere un risultato concreto. E l'esperienza è lì a dimostrarlo. 

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