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Piccoli comuni, dall'Europa 42 Mln di euro. Un'occasione da non perdere

Il Presidente della Provincia Pompeo informa i sindaci su una nuova opportunità per accedere a finanziamenti europei

Si chiama 'Rafforzamento della capacità amministrativa dei Piccoli Comuni' il progetto che il Dipartimento della Funzione Pubblica ha lanciato lo scorso 20 maggio 2020. L'iniziativa, rivolta ai Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti e finanziata con fondi europei per 42 milioni di euro, ha l'obiettivo di fornire un supporto concreto agli Enti Locali nella riorganizzazione della macchina amministrativa, con particolare riferimento all'organico e al potenziamento del 'lavoro agile', la modalità di lavoro a distanza sperimentata dalla grande maggioranza degli Enti nel periodo di chiusura causato dall'emergenza sanitaria legata al coronavirus.

Il presidente della Provincia, Antonio Pompeo, anche in qualità di presidente dell'Upi Lazio, ha scritto ai sindaci dei Comuni ciociari, con popolazione inferiore ai cinquemila abitanti, proprio per segnalare la possibilità di ottenere, presentando progetti in forma singola o associata, importanti risorse. Alcune di queste sono specificatamente dedicate alla diffusione e al consolidamento del lavoro agile, per capitalizzare e mettere a sistema la modalità organizzativa sperimentata nel corso dell’emergenza epidemiologica e favorire un cambiamento strutturale nella gestione del lavoro pubblico anche a livello territoriale.

L'avviso resterà aperto fino a settembre 2022 e i Comuni interessati potranno presentare progetti esecutivi entro il 30 giugno 2023: tutte le informazioni sono reperibili sul sito del Dipartimento a questo indirizzo 

"Conoscere le possibilità per ottenere importanti risorse attraverso i progetti finanziati con fondi europei – sottolinea il presidente Pompeo – significa fornire ai tanti Piccoli Comuni del nostro Paese e, in questo caso del nostro territorio, un supporto concreto per migliorare i servizi offerti alla comunità, riorganizzare e rendere maggiormente efficiente il funzionamento della macchina amministrativa, anche alla luce di un più largo utilizzo degli strumenti informatici, e formare adeguatamente il personale della pubblica amministrazione. Credo, quindi, che questa sia una delle tante opportunità da cogliere in un momento particolarmente difficile e critico per gli enti locali e, in particolar modo, per quelli di minori dimensioni che costituiscono la maggioranza dei centri della nostra provincia e possono, in questo modo, adeguarsi al processo di innovazione amministrativa già in atto".

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