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La Torre delle polemiche

L’Accademia di belle arti prende le distanze dalla Torre della pace

La direttrice Rea fa presente che l’istituto di alta cultura ha realizzato soltanto il reliquario e non ha preso parte alla realizzazione della struttura dedicata ai Santi patroni di Frosinone

Il capolista del Pd Angelo Pizzutelli lo dice da quando era capogruppo consiliare: “Un mortificante copia-incolla della Macchina di Santa Rosa di Viterbo”. Ora che la Torre della pace di Frosinone è stata installata presso il piazzale Vittorio Veneto, in onore ai Santi patroni Silverio e Ormisda e proprio a ridosso dei festeggiamenti, parte un’altra polemica tirando dentro l’Accademia di belle arti.

La direttrice dell’istituto Loredana Rea, infatti, prende le distanze dalla realizzazione dell’opera. Il candidato sindaco Domenico Marzi si aggancia accentuando che “l’Accademia si dissocia pubblicamente dalla singolare realizzazione di una Torre costata circa 100 mila euro alla collettività?”.

La domanda ora è: “Chi ha realizzato, dunque, l’opera che ricorda una trivella?”, si chiede il già sindaco Marzi, che domenica 26 giugno 2022 si scontrerà al ballottaggio contro il competitor di centrodestra Riccardo Mastrangeli.

Comune: “Concept dell'Accademia”. La direttrice: “Non c’entriamo”

Nelle scorse ore l’amministrazione uscente, guidata dal sindaco Nicola Ottaviani, ha precisato che “l’opera, che ha le dimensioni di 15 metri di altezza, trae origine dal concept architettonico realizzato nel 2013 dall’Accademia di Belle Arti con la supervisione della Diocesi di Frosinone, e avrà un valore di riconciliazione, anche con la storia religiosa e civile della città di Frosinone, che trae le origini nel VI secolo d.C.”.

La direttrice dell’Accademia Loredana Rea, però, controbatte: "L'Accademia di Belle Arti di Frosinone ha realizzato esclusivamente il reliquiario già donato tempo fa alla Diocesi di Frosinone-Ferentino-Veroli, frutto di un progetto risalente al 2013. L'Accademia, pertanto, non ha partecipato in alcun modo alla realizzazione della torre della pace alta quindici metri ed installata in piazzale Vittorio Veneto in occasione della festa dei santi patroni. Di conseguenza non ha nemmeno ricevuto alcun compenso in relazione a questa".

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