rotate-mobile
Attualità Acuto

Acuto, cittadinanza onoraria ad Isaia Sermoneta. Dalla Capitale scappò nel nord Ciociaria per salvarsi dallo sterminio

Domenica 2 febbraio, alle ore 15.30, ci sarà un incontro in Sala Consiliare, per la consegna formale del riconoscimento ad Isaia, e per parlare di Antisemitismo e Memoria con lo storico Pino Pelloni e la prof.ssa Luciana Ascarelli

In occasione della giornata della memoria, il Consiglio Comunale di Acuto ha conferito la Cittadinanza Onoraria a Isaia Sermoneta. Domenica 2 febbraio, alle ore 15.30, incontro, in Sala Consiliare, per la consegna formale del riconoscimento ad ISAIA, e per parlare di Antisemitismo e Memoria con lo storico Pino Pelloni e la prof.ssa Luciana Ascarelli.

Chi era Isaia Sermoneta

Isaia Sermoneta nasce a Roma il 24 dicembre 1930 da una famiglia di origine ebraica. Nel 1938, all’età di 8 anni, la prima esperienza di grave discriminazione: frequentava la scuola Elementare “Garibaldi” quando ne fu cacciato insieme a tutti gli altri bambini di origine ebraica.

Ha vissuto la sua infanzia nella sensazione di essere trattato diversamente e discriminato, per il solo fatto di essere ebreo, come racconta nel libro “La Memoria del Presente” sulle vicende della scuola Elementare “Garibaldi”, tanto che i suoi genitori, per paura, dopo quella espulsione dalla scuola “Garibaldi” cambiarono anche abitazione. Da via Cerveteri, si trasferirono in via Costaguti, presso l’abitazione dei nonni materni Eleonora Di Castro e Settimio Astrologo insieme alle famiglie di taluni zii.

Con il passare del tempo il clima per le famiglie ebree diventava sempre più ostile. Nel settembre del 1943, avendo sentore del pericolo sempre più immanente costituito dall’esercito tedesco e dalla Gestapo che occupavano Roma, Isaia e la sorella Ester scapparono con altri 38 familiari ad Acuto. Questa fuga consentì ad Isaia ed ai suoi familiari di sfuggire al rastrellamento nel ghetto di Roma il 16 ottobre 1943 ed alla successiva deportazione di 1023 Ebrei di Roma dei quali solo 16 tornarono vivi.

Isaia ed i suoi rimasero ad Acuto fino alla liberazione della capitale nel Giugno del 1944. Ad Acuto trovarono sistemazione nell’ex Albergo Paradiso, all’epoca piuttosto in abbandono.

Ad Acuto, come testimonia lo stesso Isaia, ricevettero dalla nostra comunità, da tanti Acutini, “la bontà, il calore e l’affetto” e soprattutto la protezione dal sempre incombente pericolo di essere scoperti e deportati dai tedeschi, che ad Acuto avevano anche un Comando.

Questi avvenimenti hanno determinato un indelebile legame tra Isaia Sermoneta, allora adolescente, e il nostro Paese, come abbiamo potuto scoprire nel 2015 quando lo abbiamo conosciuto.

Infatti Isaia non era più tornato ad Acuto da quel giugno 1944; non voleva rivivere un periodo tanto triste della sua vita. Lo ha fatto solo nel 2015 quando ha accettato il nostro invito a partecipare con la sua testimonianza diretta alla ricerca “Memoria Nostra”, progetto intercomunale, sull’accoglienza nella seconda guerra mondiale. Una testimonianza che ha visto Isaia incontrarsi con gli studenti della nostra scuola secondaria di primo grado e partecipare ad una iniziativa pubblica di presentazione del progetto, commuovendosi e commuovendo chi ha avuto modo di ascoltarlo.

Una testimonianza che ci ha fatto riscoprire fatti e circostanze sconosciute alle nuove generazioni, mai rese veramente pubbliche da chi le ha vissute direttamente, e che sono invece motivo di grande orgoglio per il nostro Paese che ha saputo accogliere e proteggere anche a rischio della propria incolumità.

Per questo il Comune di Acuto vuole conferire ad Isaia Sermoneta la cittadinanza onoraria, per l’importante contributo che con la sua testimonianza diretta ha voluto dare alla conoscenza di un pezzo di storia positiva e gratificante del nostro Paese, e perché i suoi ricordi saranno sicuramente di grande insegnamento per le generazioni future, perché sia sempre più un valore diffuso e perseguito la tolleranza ed il rifiuto di ogni violenza ed ogni discriminazione.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Acuto, cittadinanza onoraria ad Isaia Sermoneta. Dalla Capitale scappò nel nord Ciociaria per salvarsi dallo sterminio

FrosinoneToday è in caricamento