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Anagni, buone notizie per i commercianti che richiedono l'occupazione del suolo pubblico

L’Amministrazione Comunale di ha provveduto con una Delibera di Giunta a concedere l’esonero dal pagamento del canone unico per i primi 30 mq

La legge di bilancio 2023 approvata dal Governo ha previsto una proroga automatica per le occupazioni di suolo pubblico per i pubblici esercizi (bar, ristoranti e attività similari) fino al 30 giugno 2023 ma non ha previsto il pagamento del canone d’occupazione.

L’Amministrazione Comunale di Anagni ha, pertanto, provveduto con una Delibera di Giunta a concedere l’esonero dal pagamento del canone unico per i primi 30 mq di suolo occupato (mentre è dovuto per legge il pagamento degli eccedenti mq per un massimo di 70) ed a conservare la validità delle precedenti autorizzazioni d’occupazione rilasciate fino al prossimo 30/06.

Il pagamento del canone unico relativo ai metri eccedenti deve comunque essere effettuato entro il 28/02/2023 con una dichiarazione da effettuare all’Ufficio SUAP del Comune con la modulistica allegata alla Delibera, scaricabile al link:

(Progressivo 197, DELIBERA DI GIUNTA N.35. PROROGA VALIDITA' AUTORIZZAZIONI PER LE OCCUPAZIONI DI SUOLO PUBBLICO FINO AL 30.06.2023, A FAVORE DI PUBBLICO ESERCIZIO E CONCESSIONE AGEVOLAZIONI RELATIVAMENTE AL PAGAMENTO DEL CANONE UNICO).

Il provvedimento è stato fortemente voluto dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Daniele Natalia che, fin dai primi mesi dell’emergenza pandemica, motivo per il quale il Governo aveva provveduto a sospendere il pagamento del canone d’occupazione del suolo pubblico, aveva emanato provvedimenti utili a favorire i pubblici esercizi con misure più ampie di quelle volute dalle autorità nazionali.

Il Sindaco Daniele Natalia e l’Assessore al Commercio Carlo Marino spiegano: «La Delibera approvata dalla Giunta, adattandosi agli obblighi di legge governativi, ha comunque la funzione di salvaguardare gli interessi dei nostri commercianti, prorogando non solo la concessione delle aree occupabili per un massimo di 70 mq, ma anche esonerando i commercianti dal pagamento del canone unico per i primi 30 mq.

Abbiamo visto come nel corso di questi anni, così difficili per tutti noi ed in cui i pubblici esercizi hanno svolto un ruolo importante, pur nella crisi, per garantirci una parvenza di “normalità”, le scelte dell’Amministrazione circa la gestione delle occupazioni del suolo pubblico abbiano favorito la ripartenza ed il consolidamento del tessuto economico-turistico e dell’accoglienza nella nostra città. Se, certamente, i commercianti anagnini sono bravissimi a dare forma ad una offerta valida per la clientela, l’Amministrazione può sicuramente prendersi il merito, e ne è ben felice, di aver dato la possibilità a tutti di mantenere le proprie attività, a volte persino di migliorarle e di diventare maggiormente attrattivi.

Su questo Anagni ha “fatto scuola” ed è stata punto di riferimento per il territorio, anche perché alla base c’era l’idea di sfruttare le opportunità determinate da una gestione attenta della pandemia e da misure pragmatiche ed utili ad affrontarne positivamente i risvolti critici sotto il profilo socio-economico che è stato ed è tutt’ora, sul medio-lungo periodo, quello più impattante sulla vita quotidiana di ognuno di noi e, conseguentemente, anche sullo sviluppo economico di una città a vocazione turistico-ricettiva come Anagni».

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