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Consorzi di bonifica

Dalla Regione 2 milioni di euro contro la siccità. Anbi: "Segnale di vicinanza, ma non basta"

La presidente Sonia Ricci e il direttore Andrea Renna si aspettano ulteriori interventi: "La bolletta dell’energia elettrica, a carico dei Consorzi di bonifica e quindi dei cittadini, sta assumendo dimensioni insostenibili"

L'Anbi Lazio, sezione dell'associazione nazionale dei consorzi di bonifica, esprime soddisfazione per i provvedimenti presi dalla Regione Lazio contro la siccità. Mette in chiaro, però, che "è una misura ancora non adeguata a sopperire le ingentissime spese". La presidente Sonia Ricci e il direttore Andrea Renna, pertanto, invocano "ulteriori interventi nei prossimi mesi oltre ad analizzare la possibilità di mitigare questa situazione mediante misure strutturali così come avviene in altre regioni". 

Nel mentre i ringraziamenti al Consiglio regionale, che su proposta della Giunta Zingaretti ha stanziato un finanziamento di due milioni di euro (uno sia nel 2022 che nel 2023) per contrastare la crisi idrica. Lo ritengono "un segnale di vicinanza ed attenzione importante". E ricordano: “Avevamo sollecitato, in virtù della crisi, della siccità e dell’incremento delle tariffe energetiche, un sostegno da parte della Regione Lazio che ora è diventato realtà. La bolletta dell’energia elettrica, a carico dei Consorzi di bonifica, e quindi dei cittadini, sta però assumendo dimensioni insostenibili. Siamo certi che gli uffici regionali valuteranno, così come concordato nei giorni scorsi, anche ulteriori interventi". 

"Occorre dare risposte concrete ai consorziati, alle imprese e ai cittadini in un momento in cui, a causa della siccità, l’irrigazione è stata avviata da metà di febbraio ed era stata sospesa solo nel periodo natalizio - concludono - Ad oggi le spese energetiche dei circa 100 impianti idrovori che oltre all’irrigazione garantiscono la salvaguardia idrogeologica di un territorio delicato e particolare reso ancora più fragile dal cambiamento climatico, sono più che raddoppiate. A ciò si aggiunge un incremento del 30% nei costi e nei consumi per il 2022, dovuto alla necessità di contrastare siccità ed alte temperature nelle campagne. Soprattutto per questo onde evitare un incremento insostenibile delle tariffe lavoreremo nello spirito della più sana e concreta sinergia con l’ente Regione affinché si individuano ulteriori percorsi per dare utili e definitivi riscontri".

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