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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Arce, investì ed uccise un 75enne sulla Casilina. Dopo cinque anni è stato assolto

Un 58enne del posto è stato assolto con la formula più ampia dopo un lungo processo con la nomina di un perito di parte

Dopo cinque lunghi anni di processo è arrivata la sentenza per l’investimento che portò alla morte di un 75enne di Arce. I fatti risalgono al 24 gennaio 2013, quando R.C., 58 anni di Arce, investì un pedone sulla Via Casilina in pieno centro di Arce. Erano le 19:30 quando L.P. 75 anni, diretto verso la Sala del Regno dei Testimoni di Geova attraversava la Via Casilina, aiutato dalla moglie e servendosi di un deambulatore, in una zona senza strisce pedonali, che si trovavano a 80 metri di distanza dal luogo dell’investimento risultato mortale.

I rilievi dei carabinieri

Sul posto hanno effettuato rilievi di rito i Carabinieri di Arce, guidati dal Maresciallo Evangelisti, i quali inviavano gli atti alla Procura della Repubblica di Cassino. Il conducente della Alfa 147 veniva tratto a giudizio dinanzi al tribunale, per il reato di omicidio stradale, affidandosi agli avvocati Emanuele Doria e Lucio Marziale.   I difensori provvedevano ad affidare il compito di effettuare una consulenza specialistica all’Ing. Lucio Pinchera, il quale procedeva ad una ricostruzione fedelissima del sinistro, con l’ausilio di strumentazione scientifica e versando il contenuto del suo lavoro in un CD acquisito agli atti del processo.

La bassa velocità dell’auto al momento dell’impatto

Fra l’altro, si evidenziava come l’auto investitrice viaggiasse alla velocità di appena 43 km/h e che il pedone fosse vestito con abiti scuri, in una zona poco illuminata, tanto che dopo il sinistro l’impianto di pubblica illuminazione venne potenziato e ammodernato.  Dopo una lunga istruttoria, e la nomina anche di un Perito da parte del Giudice Olga Manuel, il procedimento giungeva alla fase finale, dove il Pubblico Ministero, sulla scorta delle risultanze fornite dal Consulente della procura e dal perito, chiedeva la condanna del conducente a un anno di reclusione. Il Giudice, dopo l’intervento dei difensori Doria e Marziale, sulla scorta della Consulenza di parte dell’Ing. Pinchera, mandava assolto l’imputato con la formula più ampia “il fatto non sussiste”.  

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