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Morìa di pesci, indagine annuale nei fiumi Liri e Fibreno: rilevate elevate concentrazioni di metalli pesanti

Nei sei punti di campionamento (Sora, Isola del Liri e Ceprano) l’Arpa Lazio ha rilevato ferro, alluminio, nichel e arsenico. Gli ultimi tre molto tossici e inquinanti. Non mancano tensioattivi e, specie nella città delle cascate, contaminazione fecale

L'Arpa Lazio, portando a termine l'indagine annuale nei fiumi Liri e Fibreno – avviata nell'estate 2020 a fronte della morìa di pesci nel Liri – ha rilevato episodiche ma elevate concentrazioni di quattro metalli pesanti: ferro, alluminio, nichel e arsenico. Gli ultimi tre sono molto tossici e inquinanti. In aggiunta, oltre a concentrazioni minime di tensioattivi – che il più delle volte generano le famigerate schiume – l'area di Isola del Liri ha fatto registrare la maggiore presenza di contaminazione fecale (‘Escherichia coli’). 

A fronte del report finale del “Monitoraggio di indagine nell’alta Valle del Bacino del Liri” condotto in sinergia con Arta Abruzzo sul tratto fluviale Liri-Garigliano e nella parte finale del Fibreno, in sei punti di campionato (quattro a Sora e gli altri a Isola Liri e Ceprano), l'assessora regionale alla Transizione ecologica Roberta Lombardi ringrazia “i tecnici e il personale di Arpa Lazio per aver condotto questo approfondimento nell’area dei Comuni di Sora e Ceprano e auguro loro buon lavoro per le attività del programma in corso che durerà fino al 2026".

"Acquisire quanto emerso dall’attività di monitoraggio ambientale - accentua in conclusione la delegata della Giunta Zingaretti - è solo il primo passo per gli amministratori di tutti i livelli per orientare la propria azione di presidio sul territorio e di tutela dell’ambiente e della salute pubblica”. 

Il monitoraggio nell'alta Valle del Bacino del Liri

L’indagine, condotta nel periodo Agosto 2020-Luglio 2021, su sei punti di campionamento lungo le aste fluviali dei Fiumi Liri e Fibreno, è stata avviata in seguito alla morìa di pesci verificatasi circa un anno fa nell’area interessata e la relazione pubblicata oggi fa il punto sui 12 mesi di campionamenti, i cui esiti erano già stati regolarmente messi a disposizione del pubblico nei mesi passati.

“In generale - recita il report dell'Arpa Lazio -  le risultanze analitiche hanno mostrato valori confrontabili con quelli registrati durante le campagne di monitoraggio condotte nelle annualità precedenti, tuttavia, episodicamente sono state rilevate concentrazioni elevate di alcuni metalli (Alluminio, Ferro, Nichel, Arsenico), oltre che la presenza, seppur in concentrazioni minime, di tensioattivi in tutte le stazioni".

"Per quanto riguarda invece l’indicatore di contaminazione fecale ‘Escherichia coli’ - si fa presente - è evidente una maggiore presenza nei campioni prelevati in corrispondenza della stazione Liri-Garigliano 1quater sita nel Comune di Isola del Liri”.

"Viste anche le risultanze dei monitoraggi condotti nelle annualità precedenti, appare presumibile ricondurre talune criticità che si manifestano sull’alto-medio bacino del Fiume Liri al recapito di apporti in alveo, eventualmente episodici, scarsamente depurati - concludono i tecnici - Arpa Lazio, anche sulla scorta delle classificazioni relative al sessennio 2015-2020, ha inoltre programmato ed avviato le attività di monitoraggio per il sessennio in corso 2021-2026 sulle stazioni facenti parte della rete di monitoraggio dei corpi idrici superficiali Liri-Garigliano 1, Liri-Garigliano 2 e Fibreno 2”.

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