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"La Asl si schieri a favore dei cittadini e dica un fermo no al Biodigestore a Frosinone"

I delegati hanno sollecitato l’Azienda Sanitaria di Frosinone a richiedere in Regione l’avvio della Valutazione Integrata di Impatto Ambientale e Sanitario, per valutare l’impatto cumulativo a tutela del danno ulteriore da inquinamento alla salute

In data 13 agosto 2021, i delegati del Comitato Genitori No Inquinamento Valle del Sacco, Comitato No biodigestori Frosinone - Valle del Sacco, Comitato Residenti Colleferro e Gruppo Consiliare Frosinone Indipendente, dopo esplicite richieste degli stessi, hanno incontrato il Direttore del Dipartimento di Prevenzione, Dottor Giancarlo Pizzutelli ed il Responsabile dell’UOC SISP della ASL di Frosinone, Dottor Giuseppe Di Luzio.

Le istanze erano volte a conoscere i motivi per cui la ASL di Frosinone non abbia partecipato ad un procedimento - la Conferenza di servizi - finalizzato ad acquisire in via preventiva, da parte dell’imprenditore proponente, la valutazione di impatto ambientale per il nuovo impianto industriale di biodigestione, sito in via Antonello da Messina, a Frosinone, della Maestrale s.r.l.

In particolare si chiedeva la motivazione per cui la ASL di Frosinone non avesse né presenziato in Regione, né inoltrato parere scritto: a tale domanda la ASL, nella persona del Dottor Giuseppe Di Luzio ha risposto che è stata scelta la strada amministrativa del silenzio-assenso, che di fatto esprime ed equivale ad un parere favorevole all’impianto in oggetto.

Negli interventi i delegati hanno richiamato tutte le risultanze degli studi prodotti sulla situazione sanitaria ed ambientale della Valle del Sacco che rendono incompatibile l’istallazione di un impianto di biodigestione per il trattamento di 50.000 tonnellate l’anno di FORSU, (frazione organica del rifiuto solido urbano) e che rappresentano oltre 10 volte la necessità dello smaltimento del territorio del Comune di Frosinone, (circa 4.000 tonnellate annue). Non dovrà ripetersi quanto accaduto per l’autorizzazione al biodigestore di Anagni, ben 84.000 tonnellate annue, contro una necessità anagnina di circa 2.000 tonnellate annue, dove il procedimento si è concluso a favore della realizzazione dell’impianto, senza il parere espresso da parte della ASL di Frosinone.

La richiesta

I delegati intervenuti hanno chiesto alla ASL di Frosinone di presenziare alla terza ed ultima conferenza dei servizi producendo un parere scritto di propria competenza, affinché la posizione assunta dall’Istituzione ASL sia trasparente e motivata; i delegati hanno altresì sollecitato l’Azienda Sanitaria di Frosinone a richiedere in Regione l’avvio della VIIAS (Valutazione Integrata di Impatto Ambientale e Sanitario), per valutare l’impatto cumulativo a tutela del danno ulteriore da inquinamento alla salute, nel rispetto del principio di precauzione in un territorio già SIN (Sito di Interesse Nazionale).

Nel prossimo incontro, previsto nei primi giorni di settembre c.a., i suddetti delegati verificheranno se le richieste avanzate avranno trovato riscontro: si rappresenta che, seppure non decisionale, il NO della ASL sarà fondamentale per indurre anche la Regione a dire NO, poiché la ASL è quell’Istituzione che deve lavorare in difesa della salute dei cittadini.

Comitato Genitori No Inquinamento Valle del Sacco
Comitato No biodigestori Frosinone - Valle del Sacco
Comitato Residenti Colleferro
Gruppo Consiliare Frosinone Indipendente

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