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Cassino, assembramenti e scontri tra bulli in piazza, il sindaco sbotta e minaccia la chiusura

Piazza Labriola nel caos con decine di persone e non sempre con la mascherina. L'indifferenza dei baristi che non riescono a far rispettare le regole. Troppi tavoli e nessun controllo. L'opposizione offre sostegno per evitare che tutto degeneri

Nessun controllo, nessun rispetto delle regole e troppi tavolini dislocati lungo la piazza e sul Corso. Il primo giorno di quasi primavera a Cassino si è trasformato in una sorta di bolgia. E piazza Labriola ancora una volta è tornata ad essere al centro di aspre polemiche. Non solo assembramenti ma anche risse e scontri tra bulli che certo non aiutano ad arginare il propagarsi del virus.

E nella serata di sabato il sindaco Enzo Salera ha perso le staffe ed in un comunicato al vetriolo ha annunciato che da lunedì mattina saranno applicate restrizioni rigide e arriveranno controlli massicci. Insomma ancora una volta la mancanza di autocontrollo da parte di cittadini e il silenzio assenso dei titolari di alcuni bar ha portato la città a rischiare grosso. 

Lo sfogo del sindaco

"Dopo la giornata che abbiamo vissuto, siamo costretti a prendere nuovi provvedimenti, poiché è evidente che non siamo capaci di autoregolarci. Capisco bene che siamo tutti molto stanchi da quest'anno di pandemia e di chiusure, siamo stanchi da questo inverno molto piovoso che ci ha rinchiuso in casa e sono consapevole che c'è voglia di evasione e di rapporti sociali, ma non è ancora purtroppo il momento.  Scene come quelle viste oggi in città con centinaia di ragazzi che sembrano aver dimenticato il periodo che stiamo vivendo non sono giustificabili - chiesa il sindaco -. Proprio oggi nella Regione Lazio sono state dichiarate zona rossa le città di Colleferro e Carpineto Romano a causa degli aumenti dei casi; inoltre tutti gli esperti sono molto preoccupati dall'effetto delle varianti e dai numeri che ci saranno nelle prossime settimane. Per questo motivo, nonostante nella nostra città abbiamo in questi giorni casi sotto controllo mi vedró costretto già da lunedì mattina a prendere nuovi provvedimenti restrittivi per evitare un aumento dei casi indiscriminati, in accordo naturalmente con il Prefetto di Frosinone e con le forze dell'ordine. Non possiamo certo permetterci un nuovo lockdown, non possiamo permetterlo per rispetto di tutte le attività commerciali che stanno soffrendo e di tutte le persone che in questi mesi hanno fatto sacrifici rispettando le regole. E faremo di tutto per scongiurarlo".

La mano tesa dall'opposizione

"L'appello lanciato dal sindaco riguardo gli assembramenti in piazza Labriola non può cadere nel vuoto. Perché di fronte ad una pandemia di questa portata ed al rischio del nuovo aumento di contagiati a Cassino non devono esistere steccati politici e rivalità - dichiarano i consiglieri di minoranza Giuseppe Golini Petrarcone, Francesco Evangelista, Massimiliano Mignanelli e Salvatore Fontana. Per questo motivo noi della minoranza siamo pronti ad un confronto con il primo cittadino e gli assessori competenti per mettere in campo un piano di prevenzione e tutela che non anteponga  gli interessi personali di alcuni commercianti ma che tuteli al 100% l'incolumità dei singoli cittadini. Cassino merita di tornare a vivere ma se c'è un prezzo da pagare dobbiamo farlo tutti quanti insieme. Senza divisioni. Senza rancori".

L'ira dei giovani

"E' facile puntare il dito contro i giovani. È facile definirli “untori”, scaricando su di loro tutte le colpe della malagestione dell’emergenza sanitaria che attanaglia il nostro Paese da ormai più di un anno. Risalgono i contagi? Colpa dell’aperitivo, dello spritz o del caffè al bar. Più che una guerra sanitaria, ci troviamo di fronte ad una guerra generazionale. Da una parte i ragazzi, che dopo un anno passato tra quarantene, regioni a colori e problemi legati ad un’istruzione sempre più allo sbando, cercano di assaporare un minimo di normalità - spiegano Evangelista e Di Sano dell'associazione Identità Cassinate -. Dall’altra gli adulti, quelli che si dicono essere santi a parole, ma non nei fatti; parecchi di loro si divertono a passare i pomeriggi a fotografare gli assembramenti nei pressi dei bar, ma fanno finta di nulla dinanzi alle stesse scene che si verificano puntualmente durante il mercato del sabato mattina. Proprio qui osserviamo spesso gente che si aggira tra i banconi alimentari senza indossare la mascherina o che maneggia gli alimenti senza prima sanificare le mani o munirsi dei guanti; stesse identiche scene al mercato dei panni. Assembramenti? Gli stessi, se non addirittura peggiori a causa degli spazi nettamente ridotti, che si osservano in piazza Labriola. Allora esistono assembramenti di serie A e altri di serie B? Ovvio che no. Quindi perché ci si scandalizza solo dinanzi alle foto di una piazza frequentata da giovani e non davanti alle scene alle quali assistiamo sistematicamente al mercato settimanale? Il Sindaco Salera, che ha già annunciato nuove restrizioni contro la movida, tenga conto anche di tutte le altre occasioni di assembramento sopra citate"

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