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Depuratore Cosilam, i nuovi vertici di AeA garantiscono messa a norma e in sicurezza dell'impianto

L’amministratore giudiziario Barillaro e il neo presidente Capoccetta, subentrato all’indagato e dimissionario Bianchi, hanno partecipato al tavolo tecnico riunito dal sindaco di Cassino Salera e assicurato interventi risolutivi sul depuratore sequestrato

A fronte del quinto sequestro del depuratore Cosilam di Cassino, scattato nel quadro dell'Operazione Acquanera, il sindaco Enzo Salera ha riunito un tavolo tecnico a cui hanno preso parte tra gli altri i nuovi vertici di AeA, il gestore dell'impianto, e il presidente del consorzio Marco Delle Cese. Massimo Barillaro e Luigi Capoccetta, l'uno amministratore giudiziario del depuratore e l'altro neo presidente del Cda di AeA in luogo dell'indagato e dimissionario Riccardo Bianchi, hanno garantito nell'occasione che si procederà alla messa a norma e in sicurezza dell'impianto sequestrato. 

Dal tavolo tecnico, che è stato istituzionalizzato e sarà riconvocato a dicembre, è emerso che il dottor Barillaro abbia provveduto alla ricognizione dei principali interventi da eseguire e per i quali verranno investiti 200 mila euro. Nel frattempo, ritenendo tali opere prioritarie, sono stati però sospesi i lavori di copertura.

Lo stesso Barillaro e il presidente Capoccetta, inoltre, hanno messo sul piatto un milione di euro per l'adeguamento delle condotte esterne. Torna in ballo, infine, il progetto di collegamento tra l'impianto di depurazione del Cosilam e l'omologo di proprietà dell'Asi. Alla riunione hanno preso parte altresì gli ingegneri Vincenzo Di Vizio, direttore del Consorzio industriale per lo sviluppo del Lazio Meridionale, e Mario Lastoria, dirigente dell'area tecnica comunale. 

Salera: "Ci si confronterà con le varie associazioni"

Dal Palazzo comunale accentuano che "il primo cittadino ha indetto la riunione per conoscere quali iniziative e quali progetti si intende mettere in campo per risolvere, in via definitiva, le problematiche del depuratore che, come ricordato, è stato sequestrato per la quinta volta senza che, nel frattempo, si sia venuti a capo delle cause di inquinamento ambientale e dei tanti disagi provocati alla cittadinanza del posto dai cattivi odori che appestano la zona".

Il sindaco di Cassino Salera, inoltre, tiene a precisare che “tutti gli intervenuti ritengono opportuno avere, come interlocutori, i rappresentanti delle istituzioni locali. Il che non significa che non ci si confronterà con le varie associazioni che giustamente da tempo seguono con attenzione la problematica”. 

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