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Cassino, premiato il commendatore Domenico Gargano, uno dei 'fondatori' dell'Università

A consegnare un attestato solenne all'ex sindaco sono stati il magnifico rettore Giovanni Betta ed il direttore Generale Antonio Capparelli

Con una medaglia Ufficiale dell'Università di Cassino ed un attestato solenne a firma del Magnifico Rettore Prof. Giovanni Betta e del Direttore Generale Antonio Capparelli, l'Università degli Studi di Cassino, cuore culturale pulsante della Città e del territorio, ha conferito il riconoscimento ufficiale al ruolo svolto nella sua lunga attività amministrativa e politica al commendatore Domenico Gargano (nella foto in alto al centro) già più volte sindaco della Città Martire e Presidente dell'Amministrazione Provinciale di Frosinone.

L'uomo della ricostruzione

L'ultimo sindaco della ricostruzione, sul solco dei predecessori Di Biasio, Malatesta e Restagno, a Gargano si devono il rilancio economico, sociale e culturale della città e del Cassinate. L'impegno di Gargano, dal 54 agli anni '80, si è concretizzato in particolare nei settori dell'industrializzazione, delle infrastrutture, dei servizi, dell'ammodernamento della macchina burocratica ed amministrativa, della cultura. Nel corso della sua lunga militanza politica ed amministrativa, grazie al sostegno di personaggi politici come il sen. Restagno ed il Presidente Andreotti, è stato il punto di riferimento tra le esigenze di un popolo distrutto e martoriato, bisogno di rinascere in fretta, e le istituzioni e la politica che decideva le sorti del Paese. Il suo impegno è stato determinante per gli insediamenti industriali nel territorio, avviato da Restagno ed Andreotti con lo stabilimento RIV (ora SkF), passato attraverso l'arrivo di fabbriche come la Relac, completato con l'insediamento quello più ambizioso e determinante per l'economia del territorio come lo stabilimento Fiat di Piedimonte S. Germano e di tutte le fabbriche del suo indotto, che hanno portato benessere, sviluppo e innovazione.

'La mia terra, la mia gente'

Ha sviluppato la grande viabilità (superstrada Sora-Cassino-Mare), come quella più periferica, rendendo più facili e veloci i collegamenti territoriali, a beneficio della sicurezza e dello sviluppo economico. Ma Gargano, il cui incomparabile impegno di concretezza è per Cassino ed il territorio è tracciato nel suo volume “Per la mia terra e la mia Gente”, non si è limitato alla ricostruzione materiale della città e del Cassinate ma anche alla crescita morale e culturale e sociale dei suoi abitanti. Ha affiancato gli Abati Diamare prima e Matronola dopo nell'opera di ricostruzione del monastero e si è adoperato per portare importanti finanziamenti per realizzare le grandi infrastrutture, nuove scuole, e tante iniziative culturali ivi compresi numerosi corsi di formazione professionale, occasioni di miglioramento del tessuto culturale del territorio.

Istruzione e lavoro

La sua più grande scommessa è stata l'istituzione dell'Università degli Studi di Cassino, solo tra tanti scettici e denigratori, come chi amava dirgli che con l'Università a Cassino avrebbe fatto una “fabbrica per disoccupati”. Persino il potentissimo senatore, uomo di Stato e di Governo come Giulio Andreotti, quando Gargano chiese sostegno per questo progetto gli rispose: “Domenico stai attento perché il progetto è complesso e difficile”, riferendosi anche alle invidie e agli ostacoli che da esperto della politica presagiva lungo la strada dell'istituzione universitaria,  E non sbagliava; gli ostacoli sono venuti, campanilisticamente comprensivi, non solo da altre città ma anche dalla stessa Cassino e da esponenti dello stesso partito di Gargano, la Democrazia Cristiana. Ma lui non si è mai arreso, e dopo l'incontro con l'allora Ministro della Pubblica Istruzione che gli suggerì di utilizzare un ente privato del territorio per iniziare a costruire il progetto ambizioso. E fu così che coinvolse l'altra artefice dell'istituzione universitaria a Cassino, la dinamica Cristina Palmieri Jué, direttrice della scuola paritaria ANSI, che si rivelò appunto il "grimaldello” per arrivare alla definitiva consacrazione. E con orgoglio, Domenico Gargano, che all'epoca era sindaco per la seconda volta, fece affiggere un manifesto nel quale, a caratteri cubitali, il 7 aprile del 1979, informava la popolazione che "La Commissione Pubblica Istruzione del Senato ha approvato il testo definitivo del D.d.L. n. 852 di iniziativa governativa concludendo l'iter legislativo del provvedimento. Con questo atto l'Università di Cassino è Università di Stato.

La visita di Mattarella

E questo impegno ventennale, ora, ha ricevuto anche il plauso dei vertici dell'ateneo cassinate che, proprio quest'anno, ha celebrato i suoi 40 anni, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il rettore Giovanni Betta ed il Direttore Generale Antonio Capparelli hanno così accolto in Rettorato i figli di Domenico, gli ingegneri Giulio e Giacomo, mentre la sorella Iole si dedicava alle cure del papà.. Subito dopo, il comm. Gargano, con i suoi 97 anni, impossibilitato fisicamente a spostarsi, ma ancora con una fresca ed invidiabile lucidità mentale, ha accolto nella sua abitazione il Direttore Generale dell'ateneo, il dottor Antonio Capparelli, che gli ha consegnato la lettera di ringraziamento e la medaglia ufficiale dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, consegnata anche al Presidente Mattarella. Gargano era attorniato dalla sua famiglia, l'instancabile ed affettuosa moglie Flora, i figli Giacomo (Presidente di Federmanager Roma e Lazio), Giulio (Direttore Generale della Holding del dott. Claudio Lotito che vede al proprio interno anche la SS Lazio e Lazio e la U.S. Salernitana oltre alle aziende del settore multiservizi che assommano circa 8.000 dipendenti ed un fatturato che si aggira sui 550 milioni di euro) Iole diplomata alle Belle Arti, oltre l'amico di famiglia, l'avvocato Sandro Salera che non ha voluto far mancare la sua testimonianza di stima ed affetto. 

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