Cassino, il sindaco Salera celebra Santa Scolastica
Nel giorno della ricorrenza della morte della Santa, sorella di S. Benedetto, il sindaco ha assistito, dopo la cerimonia di commemorazione delle foibe, alla celebrazione del Dom Donato Ogliari a Montecassino
Dopo la cerimonia dela deposizione di un fascio di fiori in omaggio delle vittime nelle foibe, il sindaco, Enzo Salera, è salito a Montecassino per assistere alla messa solenne celebrata dall’Abate, Dom Donato Ogliari, nella ricorrenza della morte di Santa Scolastica avvenuta il 10 febbraio del 547.
Sorella gemella di San Benedetto, nacque a Norcia nel 480. La madre morì subito dopo aver partorito i due gemelli. Il padre, che aveva dedicato grandi cure ai due bambini, fece voto di destinarla alla vita monastica.
Scolastica seguì il fratello a Subiaco e, quando Benedetto fondò l’abbazia di Montecassino,volle seguirlo e fondò, a circa sette chilometri a sud, il monastero di Piumarola, dove assieme alle consorelle seguì la regola di San Benedetto.
Nella omelia il padre Abate ha ricordato che i due fratelli si incontravano una volta all’anno in una casa a metà strada tra i due monasteri, divenuta poi oggetto di culto per molto tempo. San Gregorio Magno racconta che nell’ultimo di questi incontri, avvenuto il 6 febbraio 547, poco prima della sua morte, Scolastica chiese al fratello di protrarre il colloquio spirituale fino al mattino seguente, ma Benedetto si oppose per non infrangere la Regola. Allora Scolastica implorò il Signore di non far andar via il fratello e scoppiò in un pianto dirotto. Subito dopo un inaspettato e violento temporale costrinse Benedetto, che vi riconobbe un miracolo, a rimanere con lei conversando tutta la notte.
Ancora Gregorio racconta che Benedetto ebbe notizia della morte della sorella, avvenuta tre giorni dopo il loro ultimo incontro, “da un segno divino”: vide l’anima della sorella salire in Cielo sotto forma di una bianca colomba. La seppellì nella tomba dove anch’egli fu sepolto, poco più tardi.
