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"Noi magistrati di 'periferia giudiziaria' che lavoriamo senza molti mezzi a tutela dei deboli, dei poveri, degli emarginati"

Toccante il discorso del sostituto procuratore Emanuele De Franco intervenuto alla cerimonia organizzata in occasione del 160° anniversario del tribunale di Cassino. Il ringraziamento al personale amministrativo, alle forze dell'ordine ed alla polizia giudiziara.

I festeggiamenti per il 160° anniversario della fondazione del tribunale di Cassino sono stati l'occasione per far emergere, davanti ad una platea autorevole e competente, le criticità che ogni giorno costellano l'attività operativa del palazzo di Giustizia. A prendere la parola, a nome di tutti i colleghi che prestano servizio in Procura, è stato il giovane magistrato Emanuele De Franco.

"Sono qui a rappresentare maldestramente tutti i magistrati dell'ufficio giudiziario di Cassino ed a nome della locale sottosezione dell'associazione nazionale magistrati. Senza alcun intento formale ed alcuna retorica ringrazio di cuore anche gli avvocati del Foro di Cassino insieme ai quali i magistrati formano una comunità giuridica. Spesso entriamo in contrasto nei processi solo perché il processo è il luogo eletto di soluzione dei conflitti sociali".

Il dottor De Franco ha fatto poi un'analisi precisa della reale situazione che questo territorio vive in termini di organico e in termini di mole di lavoro. "I tempi sono difficili soprattutto in una sede come questa, in una 'periferia giudiziaria' che quasi mai, ahinoi, gode dell'attenzione che meriterebbe. Nelle periferie giudiziarie, un po' come accade anche in società, tutto arriva dopo rispetto ai grandi centri giudiziari. Si pensi alle innovazioni telematiche. Esse raggiungono le periferie anche a distanza di anni dai centri pilota. Ma questo discorso vale anche quando si tratta di distribuire sul territorio risorse umane ed economiche. Credo che questo sia un dato incontestabile quando invece la domanda di tutela non dovrebbe soffrire di pericolose sproporzioni perché ogni posto d'Italia è uguale ad un altro, perché ogni cittadino ha gli stessi diritti e doveri di un altro".

"Siamo forse l'unico ufficio giudiziario italiano che estende la sua competenza su tre province (Frosinone, Caserta e Latina) e nell'ultimo decennio siamo passati dal rischio soppressione alla realtà di estensione della competenza territoriale a parte della provincia di Latina senza che, chi di dovere, procedesse a modificare, come razionalità e logica avrebbero suggerito, le piante organiche".

"Ciò nonostante  tutti noi ogni giorno, abbiamo l'obiettivo di rispondere con qualità ed efficienza alle migliaia di istanze di tutela che provengono nei nostri uffici giudiziari. Ciò nonostante tutti coltiviamo l'ambizione di allontanare sempre più da noi un'idea di giustizia muscolare cieca o formalistica. La nostra prima istanza è quella di difendere gli ultimi, i poveri, i soggetti emarginati ed i deboli che sempre di più si trovano principalmente a subire i danni dell'epoca contemporanea. Questo si può fare soltanto , mi permetto, lavorando ogni giorno con dedizione nonostante le difficoltà. Questo è il nostro ruolo". 

E sempre a tutela dei deboli, a margine della manifestazione, è intervenuto anche l'avvocato Clino Pompei, responsabile territoriale per il Foro di Cassino dell’AMI Avvocati Matrimonialisti Italiani: “Il 160esimo compleanno del Tribunale di Cassino coincide con la Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e precede di pochi giorni la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Per il Tribunale di Cassino il mio augurio più bello è quello di proseguire nell’opera forte di tutela di tutte le persone indifese”.

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