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Ceccano, Bonifica Belvedere: “e io pago”

L’amministrazione Caligiore dovrà risarcire i privati di ben 20.000 mila euro. La consigliera d'opposizione De Santis: “la somma graverà sulle casse comunali, e quindi, sui ceccanesi"

In questi giorni i cittadini della Città di Ceccano, e con loro le casse comunali, hanno constatato una grave inefficienza da parte dell’Amministrazione Caligiore la quale, il 19 agosto del 2021, aveva approvato il progetto esecutivo relativo agli interventi di bonifica e messa in sicurezza della vegetazione infestante sita in Via Pisciarello, località “Belvedere” del Comune. 

Per il sopracitato intervento furono stanziati 130 mila euro dei 260 mila del Decreto Crescita e, all’epoca, fu definita una “bonifica storica” dal promotore e assessore all’Ambiente Riccardo Del Brocco. Ed effettivamente questo fu: tonnellate di rifiuti furono eliminati, assieme al verde selvaggio. Ciononostante, a lavori ultimati, spuntò un cartello sul sito dalla dicitura “proprietà privata”.

La minoranza sollecitò più volte delle incongruenze, assieme al fatto che per interventi di interesse anche privato non venissero investiti fondi pubblici. Ma sia la Giunta che l’assessore Del Brocco rassicurarono tutti.

Morale della favola? ad oggi l’epocale bonifica risulta essere sine titulo. “Le aree intercluse sono di proprietà del privato che ha diffidato il Comune al ripristino dello stato ed al risarcimento del danno”, fa notare la consigliera e avvocatessa Mariangela De Santis. Pertanto, con delibera del 7 febbraio 2023, la Giunta ha destinato la somma di 20.000,00 per accordo transattivo con il privato. 

“All'atto dell'elaborazione del progetto si verifica sempre la titolarità dei fondi; la dichiarazione di pubblica utilità del 1996 non ha nulla a che vedere con l'intervento in questione. Adesso l'amministrazione ha realizzato che l'occupazione dell'area interclusa dal privato fosse sine titulo, nonostante - sin dagli albori del progetto - la minoranza consiliare avesse evidenziato che gran parte dei fondi fosse riconducibile a privati. Una simile leggerezza dell'azione amministrativa si riversa sulla precaria situazione economica dell'ente e sui cittadini. La somma di 20.000, infatti, graverà sulle casse comunali e, quindi, sui ceccanesi”, in una dichiarazione alla redazione la consigliera De Santis. 

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