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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Ceccano come Corleone": da un episodio spiacevole al patto di fratellanza tra i Comuni

Le due Amministrazioni, dopo le scuse pubbliche dell'ex assessore dell'ente ciociaro Maura per l'ormai noto cartello, si sono sentite e lasciate "con l'impegno a un reciproco scambio culturale, sociale e di collaborazione inter-istituzionale"

Le Amministrazioni comunali di Ceccano e Corleone, a seguito delle scuse pubbliche dell’ex assessore dell’ente ciociaro Camillo Maura per l'ormai tristemente noto cartello pubblicato dopo il ritrovamento del cadavere di Marcello Pisa, si sono sentite e “si sono lasciate - comunicano all’unisono nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 28 maggio - con l’impegno a un reciproco scambio culturale, sociale e di collaborazione inter-istituzionale così dimostrando che anche  da un episodio spiacevole può nascere, nella consapevolezza delle rispettive responsabilità esercitate, un proficuo  rapporto di leale collaborazione e di crescita reciproca”.

++ Articolo aggiornato alle 19:00 ++

Il comunicato congiunto delle Amministrazioni

Il Commissario straordinario di Ceccano, dott. Giuseppe Ranieri, e il Sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi, “unanimemente - dichiarano - hanno stigmatizzato le dichiarazioni inconsulte rilasciate sui social e apparse su testate locali, da parte di un privato cittadino residente nel Comune di Ceccano che inopinatamente collegava un evento di cronaca nera occorso in Ceccano a ben note vicende passate di criminalità organizzata accertate nel territorio di Corleone”.

Il Commissario di Ceccano Ranieri e il Sindaco di Corleone Nicolosi

I due enti, pertanto, “hanno inteso concordemente - si legge ancora - rivendicare la legittimità dovuta alle rappresentanze elette democraticamente soprattutto allorquando l’impegno nell’esercizio degli atti di indirizzo politico e gestionale dell’Ente, va oltre,  come nel caso del Comune di  Corleone, il profilo istituzionale  nella finalità di affermare, anche nella convivenza civile e sociale, il principio della democratica, trasparente e leale convivenza”.

“La deplorevole vicenda - scrivono in conclusione, prima di sancire un patto di fratellanza - alla quale sono seguite le scuse pubbliche, è stata l’occasione per affermare la reciproca stima esistente tra le due amministrazioni comunali e una solidarietà etica del profondo rispetto che meritano gli amministratori pubblici quotidianamente impegnati, ancor più in questa fase di grave emergenza sanitaria, a difendere i principi costituzionali fondanti le basi dello Stato nella gestione della Cosa Pubblica più prossima ai bisogni dei cittadini  ricadenti nell’ambito di un territorio comunale”.

La nota mattutina dell'ex assessore Maura

L'ex assessore comunale di Ceccano Camillo Maura-2Dall'ex assessore Maura, nell'occhio del ciclone, un comunicato nella mattinata di oggi per chiedere nuovamente – dopo le scuse "social" – e ufficialmente venia per il gesto che ha spinto il Sindaco siciliano Nicolosi a preannunciare una querela ormai frenata. Certa è la stigmatizzazione da parte di chi è stufo di essere associato solo ed esclusivamente alla mafia e alla criminalità. Dallo stesso ex amministratore, tra l'altro dato in "pasto" a Corleone da una sua concittadina – che ha segnalato il cartello alla comunità  inserendolo tra i commenti a un post di aggiornamento in materia di Coronavirus (in basso) sulla pagina social dell'ente palermitano – la volontà di farsi portavoce della proposta di gemellaggio "riappacificatore", ma anche la speranza che si possa mettere fine a quella che ritiene, in terra fabraterna, una polemica strumentale a scopo elettorale.

La segnalazione di una cittadina ceccanese sulla pagina social del Comune di Corleone

Non sono mancate difatti le scintille nei giorni scorsi con il leader della lista "Grande Ceccano" Riccardo Del Brocco. Con tanto di "Vergognati" rivolto allo stesso Maura, assessore nel biennio 2012-2014 della Giunta di centrosinistra guidata dalla Prima Cittadina Manuela Maliziola, da parte del sostenitore del ricandidato sindaco di centrodestra Roberto Caligiore. Dall'ex consigliera comunale Ginevra Bianchini, "caligioriana", l'immediata condanna del post incriminato (di seguito) e, in aggiunta, il rinnovato attacco verso chi ha dimissionato l'ex Sindaco Caligiore

Il post dell'ex consigliera comunale Ginevra Bianchini-3   

Le scuse ufficiali arrivate in mattinata

"Sono molto rammaricato - ha esternato lo stesso Maura - per quell'immagine pubblicata impulsivamente sul mio profilo Facebook, che non rende certamente giustizia alla nostra città e a tutti i cittadini. Mi scuso profondamente per aver utilizzato un’immagine sbagliata e inappropriata. Tengo molto a sottolineare la mia vicinanza al Comune e ai cittadini di Corleone, che non volevo in alcun modo offendere e che da sempre combattono con valore ogni forma di violenza e di criminalità, dimostrando forza e coraggio smisurato".

La proposta di gemellaggio Ceccano/Corleone

"Sarei lieto di proporre un gemellaggio, sotto la bandiera della legalità, tra i nostri comuni - ha promosso poi l'ex amministratore ceccanese - Sono altrettanto dispiaciuto e amareggiato per le tante polemiche strumentali scatenate dopo la pubblicazione del mio post, credo che offendano e sviliscano la vera politica, quella fatta per la gente e insieme alla gente. C’è stata una chiara strumentalizzazione propagandistica di questa spiacevole vicenda. Il mio unico intento era quello di voler segnalare una situazione che, purtroppo, a seguito degli avvenimenti registrati nell’ultimo periodo a Ceccano, preoccupa molti di noi".

In merito ai recenti fatti di cronaca a Ceccano

"Da ex assessore - ha voluto sottolineare - ho cercato di dare tutto me stesso per Ceccano, il mio paese, e non mi fa certamente piacere assistere a fatti che ci portano in cronaca nazionale per truffe, spaccio o presunti omicidi". Si riferisce, oltre che alla morte di Marcello Pisa, alla truffa delle mascherine online commessa dall'ormai noto "Sandokan con la sciabola". "Voglio ricordare come Ceccano, grazie anche alle passate amministrazioni - conclude - abbia sempre tributato onori ha chi ha lottato contro la criminalità, come Dalla Chiesa, Falcone, Borsellino o Impastato. Spero venga fatta luce sulle vicende accadute negli ultimi mesi nella mia città e che si arrivi presto alla verità e alla giustizia, mettendo da parte ogni inutile polemica e speculazione politica per il bene comune".

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