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Giovedì, 28 Marzo 2024
Attualità

Web, citynews al secondo posto della classifica italiana comStore

Con 20 Mln e 670mila visitatori al mese supera il Corriere della Sera e si porta all’inseguimento di repubblica.it

Buone notizie per l’azienda citynews che balza al secondo posto della classifica di comStore (multinazionale statunitense delle misurazioni su internet) come numero generale di visite superando il corriere della Sera.

I dati

Repubblica si conferma saldamente al primo posto – cosi come riportato da Claudio Cazzola sul sito di settore primaonline.it - con oltre 23 milioni di visitatori unici, malgrado un calo del 7% rispetto a marzo. Il Corriere della Sera, in calo del 14%, perde invece la seconda posizione, conquistata di misura da Citynews (20 milioni 670mila visitatori contro i 20 milioni 488mila del Corriere). Un risultato che premia il lavoro condotto in questi anni dal gruppo di Luca Lani e Fernando Diana, che oggi conta 45 quotidiani locali online in altrettante città, più la testata nazionale Today.it e quella internazionale Europa.Today.it, per un totale di 250 giornalisti tra dipendenti e freelance.

Seguono al quarto posto TgCom24, il giornale online di Mediaset diretto da Paolo Liguori; al quinto il femminile di Mondadori, Donna Moderna, con i siti del suo network; al sesto Fanpage della napoletana Ciaopeople Media Group. Settima si piazza La Gazzetta dello Sport di Rcs, seguita dal Fatto Quotidiano diretto da Peter Gomez. Al nono posto i 13 quotidiani locali del Gruppo Espresso (Gedi); al decimo l’Huffington Post, il giornale online diretto da Lucia Annunziata.

Le rilevazioni di comScore prevedono l’integrazione dei dati sugli utenti raccolti a partire da un campione di panelisti reclutati online (2 milioni di utenti in 171 Paesi), con i dati censuari server-centric rilevati mediante un tag inserito sulle pagine web e le altre entità online non solo dai clienti di comScore, ma anche da molti altri editori che, pur non essendo clienti, vogliono essere presenti nelle sue rilevazioni.

Alcuni editori non taggano i propri siti (è il caso ad esempio del Sole 24 Ore e del Fatto Quotidiano); i loro dati possono essere quindi sottostimati. Inoltre, come si spiega nelle note, le stime sono condizionate dal livello di taggatura adottato: property con livelli di taggatura diversi misurano infatti perimetri diversi. I tag di comScore consentono di misurare anche il traffico in-app browsing e quello relativo ai contenuti distribuiti su piattaforme terze, come Google Amp e Facebook Instant Articles.

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