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Confagricoltura Frosinone si schiera con gli allevatori: "Il nostro latte non si svende"

Il Presidente Vincenzo Del Greco Spezza: "L’allevamento ovicaprino rappresenta da secoli una risorsa fondamentale per la zootecnia e l’economia sia di montagna che rurale del nostro territorio"

“Gli allevamenti ovicaprini devono tornare ad essere la linfa vitale del nostro territorio. Occorre proteggere, tutelare e, ove possibile, incrementare questo patrimonio produttivo, assicurando agli allevatori un prezzo del latte congruo ed in linea con le altre province anche in vista della scadenza di molti contratti il prossimo 31 dicembre. Un prezzo del latte al di sotto del quale non si possa scendere e per nessuna ragione negoziare, in grado di garantire la sopravvivenza delle aziende agricole locali già duramente provate da cambiamenti climatici, dall’aumento dei costi di produzione e dall’emergenza sanitaria”.

Lo dichiara il Presidente di Confagricoltura Frosinone Vincenzo Del Greco Spezza, che si schiera a fianco degli allevatori ovicaprini del Frusinate: “L’allevamento ovicaprino rappresenta da secoli una risorsa fondamentale per la zootecnia e l’economia sia di montagna che rurale del nostro territorio” – continua il presidente Del Greco Spezza.

Al suo fianco la responsabile della federazione di prodotto ovicaprina della provincia di Frosinone, Stefania di Stefano: “Bisogna preservare la continuità delle aziende già in sofferenza per la riduzione delle aree disponibili per il pascolo a causa della siccità, per l’aumento del prezzo dei mangimi e di tutte le materie prime” – dichiara Di Stefano. “Queste aziende svolgono una importante funzione di tutela della qualità ambientale e di conservazione della biodiversità offrendo prodotti unici che sono il risultato di tradizioni locali, conoscenze e lavorazioni artigianali”.

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