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Contratto di fiume Sacco, a Colleferro l'incontro per la chiusura della prima fase

Sono stati invitati tutti i comuni sottoscrittori - sia dell’area del frusinate che dell’area della città metropolitana di Roma – e tutte le associazioni aderenti e la referente regionale dei contratti di Fiume Cristiana Avenali

Si terrà oggi a Colleferro alle ore 16.30 presso la Sala Konver l’incontro per la chiusura della fase iniziale del progetto relativo al Contratto di Fiume Sacco, progetto co-finanziato dalla Regione Lazio e dai comuni del territorio aderenti nonché dal Consorzio di bonifica Sud Anagni. Ricordiamo infatti che il progetto fu presentato nel settembre del 2019 per la realizzazione dell’indagine conoscitiva e per predisporre le basi del documento strategico, dopo la sottoscrizione del manifesto d’intenti avvenuta nel 2017 con i comuni di Acuto, Anagni, Arce, Artena Carpineto Romano, Castro dei Volsci, Ceprano, Ceccano, Colleferro, Falvaterra, Ferentino, Fumone, Gavignano, Genazzano, Morolo, Patrica, Paliano, Piglio, Pastena, Pofi, Segni, Serrone e Valmontone e le associazioni, presentiancora oggi, quali Legambiente, Retuvasa, Comitato Residenti di Colleferro, consorzio di bonifica sud Anagni e Ecomuseo Argil, oltre agli ordini professionali degli ingegneri e degli architetti.

All’incontro sono stati invitati tutti i comuni sottoscrittori - sia dell’area del frusinate che dell’area della città metropolitana di Roma – e tutte le associazioni aderenti e parteciperà ovviamente la referente regionale dei contratti di Fiume e dell’ufficio di scopo dei piccoli comuni Cristiana Avenali. ”Insieme con l’amministrazione di Colleferro e con il vicesindaco Calamita abbiamo pensato, nonostante Ceprano fosse il comune capofila, di organizzare l’incontro a Colleferrro perché crediamo che all’unità d’intenti sotto il profilo ambientale debba rispondere anche una continuità amministrativa che va oltre i meri confini comunali. Per queste motivazioni infatti, nonostante non tutti i comuni attraversati dal Fiume Sacco hanno sottoscritto questo accordo, non partecipando ne economicamente ne materialmente, abbiamo deciso nei diversi incontri che l’analisi progettuale fosse unica, da nord a sud senza alcun vuoto. Domani perciò presenteremo a tutti i presenti quanto fatto in questa prima fase, caratterizzata purtroppo dalla pandemia e dal rallentamento di tutte le procedure amministrative. Ovviamente l’incontro è aperto a tutti coloro che vorranno partecipare e che nel futuro vorranno dare il proprio contributo per l’avanzamento di questo processo partecipativo multidisciplinare finalizzato alla rigenerazione ambientale a 360 gradi del bacino del Fiume Sacco. Accanto agli strumenti messi in campo dall’AdPQ del Sin Sacco è necessario che vengano perseguite le finalità dei contratti di fiume perché solo attraverso questi strumenti di partecipazione volontaria e dal basso si può ricompone la frammentazione locale, favorendo il confronto sulle sfide future che saremo constretti ad affrontare sulla tematica acqua e sollecitando riflessioni su una appropriata governance integrata e partecipata.” 

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