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Coronavirus, ristoratore dona cento chili di viveri ai poveri di Cassino

A far consegnare le derrate alimentari alla parrocchia di Sant'Antonio è stato Salvatore Fontana: "E' un momento difficilissimo ma chi può deve aiutare chi non ha nulla"

"Nessuno deve restare senza cibo. E chi ha di più deve sostenere chi non ha nulla. Per questo nonostante stia vivendo, come tutti i ristoratori, un momento difficilissimo, ho voluto donare generi alimentari a chi soffre più di me". Un furgoncino carico di derrate alimentari, oltre cento chili tra pasta, riso, olio, passa di pomodoro e tanti altri prodotti, ha sostato a lungo davanti la parrocchia di Sant'Antonio a Cassino.

A regalare il tutto è stato Salvatore Fontana, ristoratore e consigliere comunale di opposizione al comune di Cassino. Padre Francesco Vennitti, don Benedetto Minchella e i volontari della Caritas, hanno accolto con grande gioia la generosa donazione. 

L'appello sui social

La pandemia ha impoverito tantissime famiglie che hanno difficoltà nel comprare cibo e per questo sempre più numerose e con grande dignità si rivolgono alle parrocchie. Il Comune di Cassino, per come ha potuto, ha dato sostegno ma i fondi a disposizione sono finiti da tempo. A seguito di ciò molti cittadini sono sprofondati nella disperazione più nera e per questo motivo i due sacerdoti hanno lanciato l'appello attraverso la pagina social Cassino, Breaking News, per dar vita ad una raccolta straordinaria di generi alimentari. Hanno risposto in tantissimi e ognuno, a seconda delle possibilità, ha donato cibo da destinare a chi non ha nulla. Una mobilitazione commovente che ha dimostrato quando gli abitanti di Cassino siano sempre generosi.

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