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Sabato, 20 Aprile 2024
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Coronavirus, verso la Fase 2: nel Lazio ‘Task Force Velocità’, indagine epidemiologica e campagna antinfluenzale

Anche in provincia di Frosinone la garanzia di accelerati ammortizzatori sociali, test sierologici per 'eroi' in prima linea e vaccinazioni obbligatorie per Over 65 e personale sanitario. Da 'Salute Lazio', intanto, il bollettino Covid-19 del 16 aprile

Non c’è davvero più tempo da perdere in vista della vera “Ripartenza”, la Fase 2 dell’emergenza sanitaria, sociale ed economica da Covid-19. La parola d'ordine, infatti, non può che essere "velocità". Partendo dalla Salute, quella che dovrebbe sempre venire prima di tutto o al massimo di pari passo con l’Economia ma mai dopo, il Sistema Sanitario Regionale ha pubblicato nel frattempo il bollettino ‘Coronavirus’ del 16 aprile relativo alla provincia di Frosinone:  "8 nuovi casi positivi, 0 decessi, 22 persone sono uscite dall’isolamento domiciliare". In giornata, in realtà, il Ministero della Salute ha validato altre 18 positività rispetto a ieri, portando così il dato complessivo da 479 a 497. A livello provinciale, in compenso, diventano 96 le ore senza morti connesse al "nemico invisibile". Quattro giorni, di questi tempi lunghissimi, senza piangere fortunatamente altre vittime. Nel Lazio, infine, diventano 5.380 i casi totali esaminati: 4.144 ancora positivi (2.600 in isolamento domiciliare, 1.347 ricoverati in degenza Covid e 197 in Terapia Intensiva), 920 negativizzati e 316 deceduti. (Aggiornamento ore 19:00)

In quanto all'Emergenza Sanitaria

Il consueto aggiornamento di ‘Salute Lazio’, però, è arrivato dopo due importanti comunicazioni dell’Assessore regionale al ramo Alessio D’Amato: l’avvio dell’indagine epidemiologica tra 300.000 ‘eroi’ in prima linea e la prossima campagna antinfluenzale obbligatoria per gli Over 65 e gli operatori sanitari.

Nel primo caso, saranno effettuati test sierologici – veri e propri prelievi venosi, non gli ormai noti controlli rapidi tramite ‘punture sul dito’ – ogni due-tre mesi su un campione omogeneo per comprendere la diffusione del virus nella popolazione. “Si parte con 60 mila - ha precisato lo stesso D’Amato in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera” - Abbiamo avuto le prime adesioni da parte delle forze dell’ordine (Esercito, Polizia, Carabinieri e Vigili del Fuoco, ndr) e abbiamo messo a punto le modalità. Poi estenderemo il programma fino a 300 mila, includendo anche il personale sanitario”.

Dall’altra parte, accogliendo favorevolmente le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, “ci sarà un’ordinanza - ha preannunciato l’Assessore regionale competente - per rendere obbligatoria la vaccinazione antinfluenzale e anti-pneumococcica agli ultra 65enni e a tutto il personale sanitario. Questo - ha evidenziato in conclusione - limiterà i fattori confondenti per il Covid-19”.  

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Spazio all’Emergenza Socioeconomica

La Regione Lazio ha creato la “Task Force Velocità”, “una cabina permanente di monitoraggio - spiegano dalla Pisana - per accelerare l’azione amministrativa e l’erogazione di tutte le risorse stanziate nel pacchetto ‘Regione vicina’, varato il 4 aprile dalla Giunta regionale per fronteggiare le conseguenze economiche e sociali dell’emergenza Coronavirus”. Nel corso dell’odierna mattinata, inoltre, il Governatore Nicola Zingaretti ha reso nota l’adesione regionale alla convenzione nazionale con l’ABI (Associazione Bancaria Italiana).

“Ora le banche - ha dichiarato lo stesso Zingaretti - possono anticipare i soldi della cassa integrazione ai lavoratori colpiti dalle conseguenze del coronavirus. Bisogna fare presto per dare una mano chi non ce la fa. Grazie a tutto il personale regionale impegnato senza sosta per rendere le procedure più veloci. La nostra priorità - ha concluso - è essere vicini alle persone e alle imprese e riaccendere l’economia in sicurezza”. 

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La situazione a livello regionale e provinciale 

Dallo scoppio vero e proprio dell’emergenza prima epidemiologica e poi pandemiologica, ovvero dallo scorso 8 marzo, alla giornata di oggi, giovedì 16 aprile, il Ministero della Salute ha validato 497 casi totali di Coronavirus in provincia di Frosinone. Si tratta del 9,2% di quelli registrati nel Lazio (5.380). In base ai dati del Seresmi (Servizio regionale per la Sorveglianza delle Malattie Infettive), invece, rappresenterebbero ad oggi il 9,9%. Al di là della solita "guerra dei numeri", sempre dallo stesso Seresmi, si apprende che il 48% dei laziali contagiati è in isolamento domiciliare, il 26% in una struttura sanitaria e il 4% in Terapia Intensiva. Il morbo, infine, non ha fatto sinora troppe distinzioni di sesso ed età, visto che i positivi sono equamente divisi tra uomini e donne dall'età media di 58 anni. 

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Provincia di Frosinone: il bicchiere mezzo pieno

Eppure, prima dell'odierna impennata (+18), le belle notizie non erano mancate: tra lunedì 13 aprile, l’insolita Pasquetta, e mercoledì 15 i nuovi casi accertati di positività erano stati appena 7, le negativizzazioni ben 13 (tra cui tre pazienti dell’Ospedale Bambino Gesù) e i decessi assolutamente zero. Stando ai bollettini quotidiani dell’Assessorato regionale alla Salute, le persone inizialmente contagiate e risultate poi negative al secondo tampone restano al momento 74. Di contro, i 29 decessi sinora connessi ufficialmente al Covid-19 dalla stessa Regione Lazio. Va detto, però, che le morti con o per Coronavirus di conterranei risulterebbero ad oggi, purtroppo, molte di più.

A Pasqua l'ultimo decesso con Coronavirus

A Pasqua la Ciociaria ha pianto quella che sarebbe la sua 46esima vittima: una ultranovantenne originaria di Vico nel Lazio, ex degente della Casa di riposo Hermitage di Fiuggi. Al Sindaco della città termale Alioska Baccarini, però, i familiari hanno riferito che non sarebbe morta in conseguenza del Coronavirus, ma per essersi 'lasciata andare' nell'ultimo periodo. Prima di lei, oltre a un 89enne molisano che era ricoverato presso la RSA San Raffaele di Cassino, erano scomparsi altri 45 conterranei.

Deceduti e negativizzati noti

Tra i deceduti con o per Covid-19, in ordine di estremo saluto, l’imprenditore 54enne di Supino Marco Tricaricol’ex finanziere 63enne di Cassino Gaetano Del Greco, l'ex docente 62enne di Frosinone Gaetanol’ex vice-questore 73enne di Bergamo, originario di Pico, Tommaso Contiuna coppia di Ausonia (l’80enne Mario Cappelli e la 76enne Candida Brunetti)la commerciante 71enne di Fiuggi Pompea Frate e l’Abate di Casamari, ossia il 73enne ciociaro d’adozione dom Eugenio Romagnuolo. Tra i negativizzati conosciuti, invece, il manager 54enne di Veroli Gianni Rosciolila moglie e la cognata del Sindaco di Giuliano di Roma Adriano LampazziMassimo Salvatori, dipendente anagnino del Comune di Torre Cajetani, e l'ingegnere FCA di Piedimonte San Germano Michele Rossi

I numeri del Capoluogo: 30 positivi e 8 negativizzati in città

"Il Dipartimento di Prevenzione della Asl - aggiornano dal Comune di Frosinone - ha trasmesso al Sindaco Nicola Ottaviani l'aggiornamento analitico dei dati sulle persone del capoluogo che, ad oggi, risultano positive. Il numero dei cittadini residenti, che si trovano presso il loro domicilio, è di 25 unità, mentre 5 risultano gli ospedalizzati. Inoltre, 8 persone sono risultate negativizzate e, quindi, completamente guarite, mentre tuttora non sarebbero presenti, presso l'unità di terapia intensiva, persone residenti in città. Come già riportato nella nota diffusa la scorsa settimana, i dati si riferiscono a cittadini effettivamente residenti nel capoluogo, al netto di unità che hanno riportato il contagio all’interno delle RSA o delle altre strutture sanitarie, all'esterno del perimetro comunale, nelle quali risultavano domiciliate già in precedenza". Visto che al Seresmi sono stati per ora notificati 52 casi positivi relativi al Capoluogo e il totale "interno" è pari a 38, sarebbero 14 i frusinati con Covid-19 connessi alle case di riposo.  

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