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Coronavirus: morta una 96enne di Boville. E i casi della case di riposo tornano a pesare

La provincia di Frosinone piange la più anziana deceduta della serie. Nuovi positivi connessi perlopiù a Città Bianca e San Raffaele. Stanno bene mamma e figli frusinati ricoverati al Bambino Gesù. Allo Spaziani trattato primo caso di ictus con Covid-19

La provincia di Frosinone, dopo 48 ore senza notizie di morti, torna purtroppo a piangere un'altra vittima del Coronavirus: una donna di 96 anni, come si sono limitati a riportare nel bollettino regionale dell'8 aprile, ma nel frattempo erano già arrivate le sentite condoglianze ai suoi familiari da parte del Sindaco di Boville Ernica: "Purtroppo c'è stato un ulteriore decesso - ha postato sulla Pagina social dell'ente lo stesso Enzo Perciballi -  avvenuto in struttura ospedaliera dove era ricoverata da tempo". Seconda morte con Covid-19, dunque, nella località ciociara dopo quella di una concittadina 88enne

Nuovi casi perlopiù connessi a case di riposo

Dopo i pochi casi positivi degli ultimi due giorni (6 due giorni fa e 7 ieri), la curva della positività risale un po', ma per via degli ultimi contagiati connessi alle case di riposo. "14 nuovi casi positivi (ora in tutto 425, ndr) - comunica l'Assessorato regionale alla Sanità - di cui la maggior parte riferibili ai cluster di Veroli e Cassino", ovvero, nell'ordine, quelli della Casa di cura INI-Città Bianca di Veroli e dell'RSA San Raffaele di Cassino.

Ok mamma e figli frusinati ricoverati al Bambino Gesù

In compenso, si registrano altre 2 guarigioni e 310 ulteriori uscite dall'isolamento domiciliare, e sono "in buone condizioni - aggiornano dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma - la mamma e i due bimbi giunti ieri da Frosinone". Dalla Regione Lazio, inoltre, confermano che "le strutture residenziali per anziani attenzionate sono attualmente 3". L'altra, com'è noto, è l'Hermitage di Fiuggi.  Non solo: "A Frosinone (presso l'Ospedale Spaziani, ndr) - fa sapere l'Assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato - trattato il primo caso di ictus con Covid". Non poche perplessità, infine, ha ingenerato da giorni la controversa mappa Seresmi del contagio.  

Il contagio da Covid-19 a livello regionale

"Oggi registriamo un dato di 117 casi di positività - fa il punto della situazione lo stesso D'Amato - Si conferma la frenata con un trend al 2,8% e c’è un’inversione di tendenza tra coloro che escono dalla sorveglianza domiciliare (13.936) e coloro che sono entrati in sorveglianza (12.604). Ora non bisogna mollare e continuare a tenere alto il livello di attenzione". Ecco tutti i dati relativi al territorio laziale: 4.266 casi esaminati totali, di cui 3.448 ancora positivi (2.011 in isolamento domiciliare, 1.241 ricoverati in degenza ordinaria e 196 in Terapia Intensiva). Infine, i guariti sono più del doppio dei deceduti: 574 contro 244. (Aggiornamento ore 17:30)

Articolo in fase di aggiornamento

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La mappa Seresmi del contagio (Aggiornamento ore 9:00)

Regione Lazio: per il Ministero della Salute i casi totali di Covid-19 erano 4.149 nella giornata di ieri, mercoledì 8 aprile, e 4.266 in giornata, ma la Protezione Civile ne ha poi riportati un giorno 3.365 e quello dopo 3.448. Provincia di Frosinone: ieri 401 positività e oggi 425, sempre secondo il Dicastero competente, ma la Prefettura ne ha rese note 523 già da inizio settimana. Eppure le informazioni proverrebbero direttamente o indirettamente dalla stessa fonte: l’Azienda sanitaria locale (Asl). Ora, però, c’è anche la mappa del Seresmi a ingenerare perplessità in relazione ai singoli Comuni.  In mezzo alle ormai note “guerre dei numeri” del Coronavirus, per quanto possano ormai contare queste fredde cifre a fronte delle preoccupanti stime dell’Imperial College di Londra già riportate da Today.it, è apparsa sul sito Salute Lazio anche la cartina regionale contenente i casi notificati al Servizio regionale per epidemiologia, sorveglianza e controllo delle malattie infettive (Seresmi) fino alle 17:30 di ieri, martedì 7 aprile. Una cartina che, con tanto di gradazione di colore, fa capire se la situazione di una determinata cittadina è grave o meno rispetto al numero dei suoi abitanti. A livello provinciale, menzionando i Comuni più colpiti dal Covid-19, Veroli avrebbe ben 51 casi complessivi, Frosinone 40, Fiuggi 31, Cassino 30, Sora 26 e Alatri 28. Ai Sindaci di queste e tante altre cittadine, però, risulta diversamente.

La mappa Seresmi del contagio-2I numeri sfornati dai Comuni

Parallelamente, però, c’è l’elenco stilato dalle rispettive autorità sanitarie cittadine. A Veroli, dove pesano i contagi connessi alla casa di cura INI-Città Bianca (14 relativi residenti), il Sindaco Simone Cretaro ha sinora parlato di 29 infezioni al netto di due decessi (un ex paziente 95enne della stessa Città Bianca e l’Abate di Casamari, il 73enne Don Eugenio Romagnuolo) e una guarigione (il manager 54enne Gianni Roscioli). Proprio ieri, invece, il Primo Cittadino del Capoluogo Nicola Ottaviani ha riportato 33 casi (senza ex degenti delle RSA), tra cui due scomparsi (un 70enne e il 62enne ex docente Gaetano Corvo).

Secondo i suoi omologhi di Cassino e Fiuggi, Enzo Salera e Alioska Baccarini, le rispettive città (che ospitano, nell’ordine, le influenzanti case di riposo Hermitage e San Raffaele) sarebbero a quota 26 e 13 con le rispettive vittime: da un lato, 4 (l’ex finanziere 63enne Gaetano Del Greco, un 89enne, un 68enne e un 89enne in riabilitazione alla Neuromed di Pozzilli e deceduto a Campobasso); dall’altro, 3 ex pazienti dell’Hermitage (la commerciante 71enne Pompea Frate, un’altra sua concittadina  e la terza della serie), ma anche altrettanti guariti.

In quanto a Sora ed Alatri, infine, i relativi Primi Cittadini Roberto De Donatis Giuseppe Morini hanno man mano comunicato oltre 30 casi: per l'esattezza, 34 nel centro volsco (tra cui 2 deceduti, un 89enne e un 78enne, e 5 guariti) e 32 nella Città dei Ciclopi (tra cui una deceduta 78enne). In qualcuno dei suddetti Comuni e in tanti altri i dati del Seresmi e quelli dei Sindaci corrispondono o quantomeno non presentano enormi differenze, tenendo conto che molti enti municipali divulgano i dati relativi alle persone ancora positive e in vita o privi dei casi delle case di riposo, ma in linea generale è iniziata un'altra "guerra dei numeri".       

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