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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Coronavirus, esattamente un anno fa il primo caso in Ciociaria. Dopo sei giorni la prima vittima

Era il 2 marzo 2020: fu accertata la positività di una donna di Fiuggi, anche la prima a guarire. Nemmeno una settimana dopo morì un 85enne di Ceprano. Da allora, anche in provincia di Frosinone, la vita non è stata più la stessa

Esattamente un anno fa, quel lunedì 2 marzo 2020, si registrò il primo caso di Coronavirus in provincia di Frosinone. A renderlo noto fu l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato: “Una donna di Fiuggi è risultata positiva al Covid-19 ed è ricoverata all’Istituto Spallanzani in discrete condizioni e stabile - comunicò - La donna era stata dal 16 al 23 febbraio in Lombardia e in Veneto”. Da allora la vita dei ciociari, come quella di tutti gli italiani, non è stata più la stessa. Dopo la prima ondata, che contagiò 695 persone e ne uccise 58, è arrivata la seconda e ora, se così vogliamo chiamarla, la terza. Dalla fine dell’annus horribilis la speranza: l’inizio della vaccinazione anti Covid

La Ciociaria fu scossa dal primo decesso per Covid l’8 marzo 2020: morì un 85enne di Ceprano ricoverato all’ospedale “Santa Scolastica” di Cassino. Nel giro di poco più di una settimana si arrivò a 36 positivi, 3 decessi e 2 negativizzazioni. La donna di Fiuggi fu anche la prima a guarire. Ad oggi la terra ciociara è arrivata a quota 21.448 contagiati, di cui 16.697 guariti e 4.751 ancora infetti. I morti sono stati sinora ben 415. Oltre quattrocento figli di questa terra. La più giovane vittima da inizio pandemia è stata notificata all’inizio del 2021: il 38enne Emilio Colino di Esperia.

Al 19 marzo, invece, risale il primo caso riguardante un minore: una bimba di 4 anni di Vico nel Lazio. Il giorno seguente si cominciò a sentir parlare di zona rossa anche dalle nostre parti: Fondi, un pezzo di Ciociaria storica, fu blindata dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per il forte incremento dei contagi. La prima a rischiare misure così restrittive fu Cassino. Da ieri, lunedì 1° marzo 2021, la provincia di Frosinone è zona arancione e ha conosciuto già 37 casi di varianti: inglese e brasiliana, che non hanno risparmiato neanche 9 bambini. Ecco perché la direttrice generale della Asl Pierpaola D’Alessandro ha chiesto di chiudere tutte le scuole in 31 comuni, ivi inclusi quelli che ormai sono rossi: Torrice e Monte San Giovanni Campano. Tutto il resto della provincia, almeno fino al prossimo 14 marzo, è arancione.   

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