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Coronavirus, cassa integrazione in deroga: nel Lazio pagato il 10% di quanto autorizzato dall’Inps

In provincia di Frosinone, su un totale record di 30.840, oltre 2.000 aziende hanno richiesto la 'prima' Cigd. "Entro venerdì autorizzeremo anche tutte le pratiche relative al secondo riparto", annuncia l'Assessore regionale al Lavoro Di Berardino

“Il Lazio è la regione di testa per autorizzazione delle domande di cassa integrazione in deroga lavorate e inviate all’Inps per la liquidazione”, annuncia l’Assessore regionale al Lavoro Claudio Di Berardino dalla cabina di regia della Task force velocità creata in piena emergenza socioeconomica oltre che sanitaria. L’Istituto di previdenza sociale, secondo l'ultimo aggiornamento – pubblicato oggi, lunedì 27 aprile, e aggiornato a venerdì 24  – ha difatti ricevuto 30.840 istanze, ovvero il 43% del totale nazionale (71.618), e il 6.7% (2.066) di queste provengono da aziende della provincia di Frosinone. Delle medesime domande, però, ne sono state autorizzate appena 5.977 (19.4%). Di pagamenti – il cui primo flusso risale allo scorso 2 aprile – ne sono stati effettuati sinora 633, ossia il 10.6% di quanto avallato dall’Inps nonché il 2% di quanto richiesto complessivamente dalle imprese per un totale di oltre 75.000 lavoratori.

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“Oltre 30 mila domande – ha precisato altresì lo stesso Di Berardino - coperte dal primo decreto di riparto delle risorse assegnate dai ministeri del Lavoro e dell’Economia (144.4 milioni di euro), ma entro venerdì (primo maggio, ndr) autorizzeremo anche tutte le pratiche relative al secondo riparto, che – come ci attendiamo – dovrebbe essere emanato a giorni”. Per la copertura del secondo riparto si stimano altri 153.8 milioni e, aggiunti agli altri, fanno 298.2. “La situazione aggiornata delle domande, al momento, è la seguente - ricapitola, infine, l’Assessore regionale al ramo - Abbiamo ricevuto 63.724 domande per un totale di 162 mila lavoratori”. Pertanto, altre 32.844 domande aziendali in via di lavorazione per un totale di ulteriori 97.000 lavoratori beneficiari.

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