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Coronavirus, test sierologici o tamponi a chi arriva in bus da Bulgaria, Romania e Ucraina

L'ultima ordinanza del Governatore del Lazio Zingaretti dispone gli uni su base volontaria e, in caso di positività o di temperatura superiore ai 37.5 gradi, gli altri per i viaggiatori provenienti dai tre Paesi attenzionati dell'Est Europa

Con la sua ultima ordinanza per la gestione dell'emergenza Coronavirus, la numero Z00055 del 28 luglio, il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha dato il via anche e soprattutto al controllo delle persone provenienti in autobus da tre Paesi attenzionati dell'Est Europa: Bulgaria, Romania e Ucraina, tra la nazioni estere da cui si continuano a importare casi positivi. Tale misura scatta oggi, 29 luglio, presso l'Autostazione Roma Tiburtina. 

Nello specifico, i test sierologici saranno effettuati su base volontaria e, in caso di positività o di temperatura superiore ai 37.5 gradi, si procederà con i tamponi nasofaringei. Questi ultimi, i test molecolari, verranno eseguiti dalle Aziende sanitarie in collaborazione con  l'Unità speciale di continuità assistenziale regionale (Uscar). Va detto, però, che si cercherà di bloccare i viaggiatori sintomatici in fase di partenza e verranno testate anche le persone asintomatiche già sottoposte a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per un periodo di 14 giorni.

"Per quanto riguarda i vettori del trasporto di linea terrestre - spiega, infatti, l'Unità di crisi regionale per il Covid-19 - i passeggeri provenienti dai territori di Bulgaria, Romania, Ucraina devono trasmettere la dichiarazione acquisita prima dell’imbarco, unitamente agli orari di arrivo dei mezzi e al numero dei passeggeri all’Azienda Sanitaria Locale Roma 1 per consentire la programmazione delle attività di esecuzione dei test ed il coordinamento e per assicurare la presa in carico della sorveglianza. Viene predisposta la misurazione della temperatura corporea prima dell’imbarco, vietandolo in caso di stato febbrile superiore a 37,5° e la misurazione della temperatura allo sbarco".

Il nuovo provvedimento di Zingaretti, infine, dispone che anche i vettori del trasporto di linea aereo e ferroviario acquisiscano dai viaggiatori una specifica dichiarazione sostitutiva tramite cui attestare di non esser stati nei suddetti Paesi nelle ultime due settimane e di non aver avuto contatti stretti con persone positive (nei due giorni precedenti all'insorgenza dei sintomi e 14 giorni dopo la stessa), oltre all'indirizzo dell'abitazione o dimora in cui trascorrere la sorveglianza sanitaria, nonché il recapito telefonico da comunicare all'autorità sanitaria.   

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