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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Cassino

Coronavirus, venerdì Santo senza uscita del Cristo Morto su un furgone, troppo rischioso

L'iniziativa era stata organizzata dalla parrocchia di Sant'Antonio a Cassino. Il divieto del Prefetto anche se don Benedetto aveva assicurato che nessuno sarebbe sceso in strada.

Troppo pericoloso e troppi i cittadini che potrebbero mostrarsi indisciplinati. Per questo motivo, seppur con rammarico, il prefetto di Frosinone, Ignazio Portelli, ha negato lo svolgimento del passaggio, per le vie della città di Cassino nella serata di venerdì Santo, della statua di Cristo Morto e della Madonna Addolorata.

Il messaggio di don Benedetto

La bellissima iniziativa fortemente voluta dal parroco della chiesa, don Benedetto Minchella e da tutto il gruppo parrocchiale che da giorni si era attivato per organizzare ogni cosa secondo legge, ha suscitato commozione tra la cittadinanza che era pronta a salutare le statue dai balconi addobbati a festa ed illuminati dai lumini votivi. Don Benedetto in un passaggio a fedeli ha dato l'annuncio: "Carissimi, con grande pena nel cuore devo purtroppo comunicarvi che il Prefetto di Frosinone ha negato il permesso di svolgere il trasporto su furgone delle statue del Cristo morto e dell'Addolorata il Venerdì Santo, anche se erano state date tutte le rassicurazioni che non si sarebbero creati assembramenti in quanto non si sarebbe proceduto a passo d'uomo ma a passo di furgone".

La diretta streaming

"Tutto questo ci spinge ad intensificare la nostra preghiera personale : per questo  vi invito in quel giorno a seguire la diretta streaming alle 19.30 per partecipare all'adorazione della Croce e ai riti di unzione e incensazione del Cristo morto Come da tradizione a Gerusalemme nel Santo Sepolcro. Vi ringrazio di cuore per i tanti messaggi inviati in cui esprimevate cordiale e sincera approvazione per questa iniziativa in quanto avrebbe toccato il centro città e le periferie della nostra amata Cassino per il sollievo spirituale di tutti, ma dobbiamo attenerci alle leggi per il bene di tutti e per la serenità interiore di qualche confratello. Accendete comunque il lumino fuori il balcone come simbolo della luce consolatrice del Signore"..

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