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Coronavirus, provincia di Frosinone da zona gialla a zona arancione: tutte le difficoltà riscontrate in questi primi giorni

La chiusura di ristoranti e delle scuole ha creato non pochi problemi ai cittadini ciociari

La Provincia di Frosinone, come sappiamo, da qualche giorno è in zona arancione. Purtroppo a causa dell’aumento dei contagi e dei casi da variante, è stato un provvedimento inevitabile. La cosa che ha messo più in difficoltà i ciociari, però, è stato passare da un giorno all’altro da zona gialla a zona arancione.

I ristoratori, ad esempio, hanno dovuto buttare tutti gli alimenti acquistati per il proprio ristorante non sapendo che “l’indomani” avrebbero dovuto chiudere, con solo il servizio d’asporto a disposizione.

“Ma si può decidere da oggi al domani di farci chiudere  - scrive sui social un noto ristoratore frusinate - cosa ci faccio con la merce che ho comprato? Ma avete in mente cosa significa aprire un ristorante ? Pane, latticini, verdure, carni, dolci, ora chi me li rimborsa? Non è la prima volta che devo buttare tutto, le cose andrebbero decise per tempo!”.

Stessa cosa successa ad alcuni ambulanti, visto che in alcuni Comuni della Provincia di Frosinone è stato momentaneamente sospeso il mercato all’aperto.

Difficoltà che hanno riscontrato anche i genitori dei più piccoli, con molte scuole che hanno chiuso momentaneamente i cancelli d’ingresso e devono lasciare, causa proprio lavoro, i figli soli a casa senza la possibilità di cambiare turno lavorativo con così poco preavviso.

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